Smartphone, allarme Asl "Ormai sono una protesi della nostra esistenza"

Cresce la dipendenza dai telefonini, in particolare tra i giovani, tanto da diventare un problema da affrontare con appositi specialisti. A testimoniare questo fenomeno in continua ascesa sono stati gli oltre 50 operatori socio-sanitari dell’Asl e di Ceart che giorni fa hanno partecipato nell’auditorium dell’ospedale “Versilia” a una giornata di studio sulla dipendenza da internet, nuova psicopatologia emersa negli ultimi anni. Non a caso il corso, dal titolo “Reti senza fili. Salute ed internet addiction disorder”, è stato aperto dal responsabile scientifico dell’evento, Guido Intaschi, direttore del Serd della Versilia, il quale ha sottolineato come in particolare gli smartphone negli ultimi anni siano diventati per tutti noi "protesi inseparabili" dato che sono posseduti attualmente dal 132,6% della popolazione italiana e vengono definiti "ago ipodermico della modernità". "L’uso crescente di questi dispositivi tecnologici – ha ricordato Intaschi – può causare condotte disadattive o compulsive, al punto che nella più recente edizione del Manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali è stato introdotto l’Internet addiction disorder, senza tuttavia al momento raggiungere un accordo fra i vari ricercatori a livello internazionale sulla natura di questo disturbo e sulla sua collocazione nel capitolo delle ’addiction’. In particolare non è stata ancora decisa l’introduzione dell’Iad nei Livelli essenziali di assistenza in Italia".

Durante la giornata di studio, infine, è stato sottolineato come la dipendenza da internet, o meglio l’uso problematico di internet e l’attività online, occupi ormai gran parte della giornata causando incapacità di controllo, alterazioni dell’umore, progressivo abbandono dei compiti e degli interessi precedenti e, talvolta, fenomeni di ritiro dalla vita sociale. È stato ricordato, ad esempio, come internet possa essere anche il veicolo attraverso il quale si sviluppano altre forme di dipendenza.