"Sindaco, siamo ancora senza ombrelloni"

I clienti delle spiagge attrezzate “L’Altro Mare“ vorrebbero lo sblocco delle pastoie burocratiche dopo le concessioni tardive

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Ieri mezza Toscana e tutta la città sono andate al mare. Beh, non proprio tutta Viareggio: i clienti delle spiagge attrezzate dell’Altro Mare in Darsena (nella foto un’immagine del passato) non hanno ancora né ombrelloni né sdraio. La stagione è iniziata e dopo la tardiva gara di assegnazione delle concessioni, quasi tutte queste marine sono al palo. All’Altro Mare e al Mama Beach di Torre del Lago, per esempio, mancano ancora le autorizzazioni paesaggistiche. La Belstaff aspetta anche i permessi del Parco. E così chissà quando le spiagge potranno essere montate. I clienti viareggini sono arrabbiati, e hanno scritto (referenti le famiglie Bertolucci-Maffei, Moriconi e Bindi-Michetti) via della Libertà 7.al sindaco Giorgio Del Ghingaro perché sblocchi la situazione.

"Siamo viareggini clienti da molti anni della cooperativa “L’altro mare” che gestisce, nella zona della Darsena, tre stabilimenti balneari per famiglie della nostra città e per i turisti ospiti. La stagione appena iniziata ci ha riservato un’amara sorpresa proprio quando ci si apprestava a riprendere una parvenza di vita normale dopo mesi di pandemia. L’allestimento delle spiagge è ancora “in alto mare”. Risulta che siano sorti improvvisamente ostacoli di carattere burocratico per i vincoli paesaggistici di servizi igienici e ristori presenti da anni negli stabilimenti. Siamo indignati per le disposizioni emanate con incomprensibile ritardo. Sorprende che i vincoli paesaggistici si evochino in questo caso e non anche per le strutture, peraltro fisse, che interessano tutto il litorale adiacente e sorprende sopratutto che l’intervento degli organi competenti sia giunto a stagione iniziata con turisti stranieri e italiani finalmente presenti dopo mesi di assenza assoluta".

"Ci chiediamo anche – prosegue la protesta – come conciliare tali preoccupazioni ambientalistiche con la ventilata pista ciclabile fino a Torre del Lago. Il blocco delle spiagge attrezzate danneggia noi e mette a repentaglio il lavoro e l’occupazione di quanti contano sul periodo estivo per avere un reddito. Inoltre tali cooperative svolgono un servizio per un’utenza che non può accedere a strutture costose ma che ha ugualmente diritto ad un’estate serena. E poi la cooperativa garantisce la sicurezza dei bagnanti con la vigilanza non solo nella propria area ma anche sul tratto adiacente di spiaggia libera. Per questo ci rivolgiamo al sindaco che ci rappresenta tutti, e agli organi competenti, perché mettano in atto tempestivamente le misure idonee alla soluzione del problema. La volontà di rispondere ai bisogni dei cittadini per il bene della città intera, saprà indicare un percorso corretto e rispettoso dei diritti di tutti".

R.V.