
"Siamo tecnici di Sky" Ma sono solo dei truffatori
"Pronto, sono un’operatrice di Sky". La telefonata arriva direttamente sul cellulare. E va bene che ormai i nostri dati sono reperibili ovunque senza alcuna fatica, ma la prudenza non basta mai. Qualche giorno fa, una famiglia viareggina ha confermato quel che i padri del pensiero occidentale avevano intuito diverse generazioni fa. Perché – spoiler del finale – ovviamente, la presunta operatrice tale non era.
Fatto sta che la famiglia ha incassato la prima telefonata: "Sono un’operatrice di Sky – ha esordito la truffatrice –; domani un nostro incaricato verrà a casa vostra per un sopralluogo tecnico". Prima di aprire con noncuranza a uno sconosciuto, però, le potenziali vittime del raggiro si sono ammoscate. E hanno fatto quel che è buona prassi fare sempre in queste situazioni: hanno chiamato il servizio clienti del fornitore del servizio – nel caso specifico Sky – per avere conferma di quel che era stato millantato per telefono. Naturalmente, Sky ha smentito in quattro e quattr’otto le farneticazioni della truffatrice. E anzi, ha tenuto a ribadire una volta in più come nessun tecnico di Sky venga incaricato di far visita ai propri clienti.
La famiglia, a quel punto, è passata alla controffensiva e ha predisposto una ‘trappola’ al sedicente tecnico della tv privata. La truffatrice è stata richiamata per chiedere informazioni aggiuntive, ché si sa, signora mia, di questi tempi è sempre bene non fidarsi troppo. La donna, ignara di essere già stata smascherata, ha fornito i dati del tecnico che sarebbe arrivato il giorno successivo e che, ovviamente, avrebbe avuto l’immancabile tesserino di riconoscimento. Tutti dati falsi, s’intende. La famiglia si è appuntata tutto e si è rivolta ai carabinieri per denunciare il tentato raggiro. Il giorno dopo, all’orario concordato, il tecnico incaricato si è presentato con un bel sorriso stampato sul volto e il tesserino in bella vista. Ha suonato il campanello e dato le sue generalità, convinto che il gioco fosse fatto. Ma nessuno gli ha aperto. Anzi, quando ha provato a prendere contatti con gli inquilini, gli è stato fatto gentilmente notare che del suo arrivo erano stati avvertiti i carabinieri. La parola magica, scandita con cura al citofono, ha messo le ali ai piedi al sedicente tecnico di Sky, che ha preso la sua valigetta, il suo tesserino e il suo sorriso di circostanza e si è dileguato a una velocità sconosciuta anche alle più potenti reti domestiche sponsorizzate dalle compagnie dei servizi di streaming.
Daniele Mannocchi