REDAZIONE VIAREGGIO

"Siamo la realtà più produttiva senza avere banchine assegnate"

Questa limitazione provoca lo "spostamento" di clienti su altri siti, con pesantissimi riflessi anche per l’indotto

Sanlorenzo quest’anno avrà numeri impressionanti: dopo avere raggiunto un fatturato di 586 milioni nel 2021, ha in obiettivo la free tax zone creata a Hong Kong e Macao dove gli operatori locali investono su progetti di nuove marine. In previsione c’è l’apertura di un ufficio in Cina o a Singapore. Ed è stato fatto un accordo di partnership esclusiva con Siemens Energy con cui entro il 2024 sarà varato il primo 50 metri a fuel cell. Nel contempo, cresce sempre più la gamma di barche prodotta nei cantieri a Viareggio.

Errico Riggio, vice presidente servizi, consegne e post vendita dell’azienda di Massimo Perotti, fa il punto della situazione: “A fine mese sarà varato il primo esemplare della serie SPSmart Performance, primo open veloce di Sanlorenzo interamente progettato e costruito in Darsena, prodotto innovativo in termini di design, di risparmio energetico, di rispetto ambientale, contenuti e tecnica: il prototipo si chiamerà SP110. Dall’inizio del 2022 a Viareggio sono state varate 9 imbarcazioni e entro fine anno ne verranno completate e consegnate in totale 27. Numeri che chiaramente ci pongono ad essere la prima realtà locale con 21 nuove unità in costruzione contemporanea nei nostri capannoni e capace di impiegare oltre 700 tecnici e specialisti. Si allestisce e si varano unità dai 29 ai 38 metri in vetroresina, l’X-Spaces da 43 metri in metallo ed i BlueGame da 22 metri. Oltre che produrre nuovi yacht, forniamo ai nostri clienti completa assistenza attraverso i servizi di Sanlorenzo Timeless, rimessaggio, manutenzione, riparazione e refit. In porto abbiamo 11 imbarcazioni ai lavori in acqua e 8 a terra, collaborando con importanti aziende ed in particolare con Polo Nautico, nostro partner strategico”.

Anche Sanlorenzo però soffre delle carenze portuali: “Siamo la più attiva e produttiva realtà del settore nell’area di Viareggio e, ciò nonostante, siamo incredibilmente senza banchine proprie in concessione, con l’effetto di limitare fortemente la possibilità di accogliere molti dei nostri clienti e di attirarne nuovi, con evidenti perdite per tutto l’indotto. Personalmente – sottolinea Riggio – ho dovuto più volte negare assistenza a dei clienti perché non mi è stato possibile accoglierli qui, e li ho dirottati alla Spezia o altrove. Auspico fortemente che il prossimo spostamento del mercato del pesce possa garantire nuovi sbocchi e spazi a mare, necessari per rendere la nostra città la vera capitale mondiale dello yachting. Il business complessivo della nautica, anche a causa della mancanza dell’asse di penetrazione, rimane penalizzato ed impossibilitato a sfruttare al meglio le zone industriali interne”.

Eppure l’azienda ottiene successi e soddisfazioni a 360 gradi. “Stiamo lavorando al recupero di un Sanlorenzo in legno del 1961, terzo anno di produzione del cantiere, costruito grazie ai maestri d’ascia e calafati – conclude il dottor Riggio – La barca è appena tornata e verrà riportata al suo antico splendore, un cimelio a suggello di un legame tra Sanlorenzo e Viareggio che continua ormai da più di 60 anni”.

W.S.