Serve visione altrimenti si fallisce tutti

Tommaso

Strambi

D a una molteplicità di fattori. Il principale è stato sicuramente dettato dalla personalizzazione che ha travolto i partiti. Ma, non meno dannoso, è stato il trionfo del populismo che ha avuto la sua massima espressione in quella scellerata frase "apriremo il Parlamento come una scatola di tonno". Com’è finita è sotto gli occhi di tutti. C’è quindi necessità di recuperare uno sguardo da visionari. Anche perché il rischio è di finire travolti dal futuro anziché governarlo. A cosa mi riferisco? A due temi. Il primo è quello che impone all’agenda politica la recente sentenza del Tar. L’Autorità portuale non gestisce solo Viareggio, dice Giani. Ed è vero. Così com’è vero che le leggi regionali (vecchia e nuova) prevedono "l’intesa forte" con Viareggio. E non potrebbe essere diversamente, se pensiamo alle conseguenze che derivano per lo sviluppo di questo territorio dal piano triennale delle opere. Il distretto nautico ha qui la sua ’base’ centrale con tutte le ricadute (economiche, occupazionali) e riguarda da vicino tutti. Non può essere demandato ad un soggetto solo e per di più estraneo dal contesto. Che ne pensano i partiti politici di qui? Si rifanno al centralismo democratico del vecchio Pci o hanno a cuore il futuro dell’intera comunità. Per ora solo FdI si è pronunciata. Mentre neanche una parola è arrivata dal Pd. Quel Pd, è qui veniamo al secondo tema, che si è speso in queste ultime settimane in proclami contro il taglio delle classi. Ma è sufficiente? Il problema è ancora quello dello sguardo lungo. C’è una contrazione delle nascite, che incide sul numero degli studenti e anche dei lavoratori attivi (ci sono undici province che hanno già superato la soglia critica per cui ci sono più pensionati che lavoratori). Ecco perché la risposta dev’esser di visione. Come si fa a invertire la rotta. Quali politiche per la natalità e le famiglie? Perché alla lunga non saranno tagliate una o due indirizzi. Saranno cancellate intere scuole. Eccolo il bivio.