Sentenza di Cassazione. Pedone travolto e ucciso. Scooterista condannato

I giudici hanno confermato i due anni di reclusione di primo e secondo grado. L’incidente si verificò una domenica sera sulla via Italica. Vittima una turista.

Sentenza di Cassazione. Pedone travolto e ucciso. Scooterista condannato
Sentenza di Cassazione. Pedone travolto e ucciso. Scooterista condannato

E’ stata confermata anche in Cassazione la condanna a due anni di reclusione con sospensione della patente di guida per omicidio stradale a un giovane di 32 anni, S.A., residente a Camaiore. E’ stato infatti respinto dai giudici ermellini il suo ultimo ricorso contro le sentenze di primo e secondo grado. Tali sentenze, emesse il 15 maggio del 2019 e il 10 ottobre del 2021 lo avevano riconosciuto colpevole dell’incidente in cui pese la vita, la sera del 21 agosto 2016 Anna Del Lungo, una signora fiorentina in vacanza a Camaiore in quei giorni. Gli accertamenti effettuati in ospedale rilevarono che il giovane, che aveva conseguito la patente da meno di tre anni, si era messo alla guida di un motociclo Yamaha con un stato alcolico di 0,65. In sentenza si legge che aveva provocato l’incidente "per negligenza, imprudenza, imperizia" in quanto percorrendo a Lido di Camaiore la via Italica in direzione mare-monti attorno alle 22 di domenica sera "a velocità non commisurata alle condizioni di tempo, ore notturne, e di luogo, centro abitato in prossimità di intersezioni e attraversamenti pedonali, in vestiva la signora Anna Del Luongo che a piedi si trovava in procinto di iniziare l’attraversamento pedonale".

L’impatto fu violentissimo. La donna riportò varie fratture e fu inutile per lei la disperata corsa in ospedale. Morì in ambulanza prima di giungere al Pronto Soccorso. Nell’impatto rimase gravemente ferito anche il giovane scooterista che, nella rovinosa caduta a terra, era andato a sbattere contro un’auto in sosta. Anche lui venne portato in ospedale in codice rosso. Per questo incidente il giovane camaiorese era stato giudicato colpevole e condannato a due anni di reclusione in primo grado per omicidio stradale. Condanna poi confermata in Appello. la Cassazione adesso ha respinto anche il suo ultimo ricorso.