Scontro su villa Murabito: "Il testamento è chiaro. La struttura è un tutt’uno"

Bonuccelli (FdI) insiste: "Tradite le ultime volontà della vedova dell’artista". E nel dibattito entra anche la Lega: "Va risolto il problema dell’immigrazione".

Scontro su villa Murabito: "Il testamento è chiaro. La struttura è un tutt’uno"
Scontro su villa Murabito: "Il testamento è chiaro. La struttura è un tutt’uno"

Villa Murabito, la Lega e un piatto di tagliatelle: il dibattito sui migranti si fa sempre più pesante oltre che interessante. Claudia Bonuccelli di Fratelli d’Italia, che ha attaccato il sindaco sull’uso della villa museo di Casoli pronta ad accogliere una famiglia di migranti, dopo la replica del primo cittadino Marcello Pierucci, che in sintesi la taccia di ‘ignoranza’, replica duramente. Ma itanto la Lega si dissocia, accusando il Governo di non saper gestire la delicata questione.

"Il Sindaco Pierucci dovrebbe leggere il testamento di Grayce Murabito - esordisce Bonuccelli - Questi toni, usati nei miei confronti già in campagna elettorale, fanno capire il livello svilente della classe politica che attualmente amministra il nostro Comune. Io, a differenza del Sindaco, prima di parlare mi informo e leggo: il testamento parla chiaro sulla assegnazione pubblica della struttura, che è designata in generale, senza scorporare la Villa dall’alloggio. Tutto l’immobile, nella sua interezza, è destinato alle identiche funzioni pubbliche".

Nessun slogan dunque: e qui si associa la Lega attraverso la voce del coordinatore giovanile Leonardo Pistoia: "Mi preoccupo che, da un’accoglienza iniziale di una madre e un bambino nella parte superiore della dependance della villa, si possa sviluppare un centro di accoglienza a pieno regime, come d’altronde è già capitato in altre occasioni. Questo di conseguenza suscita una richiesta di sorveglianza costante dell’edificio per garantire che l’uso rimanga conforme all’intenzione originaria", afferma. E, nonostante faccia parte del governo Meloni, la Lega dubita dell’efficacia della “via diplomatica” proposta da Fratelli d’Italia, partito a cui appartiene Claudia Bonuccelli. Pistoia ritiene che questa strategia non abbia dimostrato "un’efficacia tangibile nel risolvere le complesse questioni legate all’immigrazione nel nostro Paese".

Bonuccelli in ogni caso insiste sull’errore giuridico e amministrativo locale commesso e invita Pierucci a fare ammenda. Nel frattempo la città viene peraltro coinvolta in un dibattito connesso quanto ridicolo: un piatto di tagliatelle tricolore cucinate dalla consigliera e ‘postate’ sui social. La critica ‘politica’ la accusa di offendere la fame nel mondo. "Siamo davvero alla frutta", apostrofa la Bonuccelli: frutta tricolore o esotica?

Isabella Piaceri