
Simone Sbrana aveva 44 anni e per tanti che lo conoscevano, a Pisa, era ‘il farmacista’. È morto nella notte fra sabato e domenica sull’Aurelia, all’altezza di Migliarino. Stava tornando a bordo del suo scooterone da una serata a Viareggio. Il mezzo, hanno raccontato alcuni testimoni ai carabinieri, ha invaso la corsia opposta e Simone è finito contro un’auto, guidata da un 37enne di Viareggio, rimasto ferito nello scontro. E’ stato soccorso dal personale del 118 e portato in ospedale a Cisanello, dove è ricoverato in condizioni per fortuna non preoccupanti. Simone invece è morto sul colpo e la dinamica dell’incidente è tutta ancora da chiarire.
Chi lo conosceva sa quanto fosse prudente in strada, perciò quell’invasione di corsia nessuno riesce a spiegarsela. Alcuni ragazzi raccontano di aver visto lo scooter finire in mezzo alla strada, come per evitare qualche ostacolo sull’asfalto. La statale Aurelia è rimasta chiusa al traffico per diverso tempo per permettere le operazioni di soccorso ed i rilievi dell’incidente affidati ai carabinieri. Le verifiche sono in corso, ma nessuna verità sull’incidente potrà purtroppo restituire alla vita questo giovane e brillante uomo di 44 anni. Ieri mattina, appena la notizia si è diffusa a Pisa, moltissime persone hanno manifestato il loro dolore anche sui canali sociali. Simone era molto attivo e seguito su facebook, e proprio sabato aveva pubblicato il suo ultimo post dalla farmacia nella quale lavorava. Appena laureato, dopo il tirocinio, era stato assunto nelle Farmacie Comunali e da anni lavorava in quella di via Battelli, apprezzato dai clienti per la gentilezza e la sensibilità.
E proprio in farmacia, ieri mattina, Simone avrebbe dovuto presentarsi. L’assenza, strana, immotivata, ha messo in allarme i colleghi che lo hanno chiamato diverse volte senza ottenere risposta. Colleghi premurosi, che conoscendo i genitori di Simone, Paolo e Libera, ieri mattina avevano voluto risparmiare loro ansia e preoccupazione e hanno così chiamato quella che per lui era una sorella, Lucia D’Avino. "Con Simone abbiamo condiviso tutta la vita - racconta Carla D’Avino a La Nazione -. È entrato in casa nostra a 3 anni e con mia sorella Lucia ha fatto scuole e università insieme. Per questo i suoi colleghi hanno chiamato lei anziché i suoi genitori. È stato un pensiero molto delicato e rispettoso".
Paolo e Libera vivono a Coltano da diversi anni, Simone, il loro unico figlio, aveva voluto rimanere nel suo quartiere, San Giusto. Tutti lo ricordano per la sua disponibilità, e anche per le sue "provocazioni che esprimevano una profonda sensibilità". Colto, aveva fatto il Liceo Classico e ancora coltivava un profondo amore per il latino e per il greco, Simone Sbrana era un appassionato di musica. Amico fraterno del celebre pianista pisano Maurizio Baglini – anche lui sconvolto dalla notizia -, da qualche tempo aveva ripreso a studiare pianoforte".
Eleonora Mancini