Beppe Nelli
Non si campa con Puccini, Mozart e Michelangelo, a meno di non essere musicisti o curatori artistici sovvenzionati dalle casse pubbliche. Diciamo che il popolino non mette un’opera in tavola al posto del pranzo e della cena. Ma il turismo generato dall’arte riempie anche le pance, oltre che le menti.
I primi estimatori della grande arte sono state le persone in basso, che avevano la lirica al posto della tv, e si meravigliavano di fronte a affreschi e dipinti della devozione. C’erano – sono vivi ancora – anziani che conoscevano le opere di Puccini a memoria e le canticchiavano come oggi i ragazzini fanno con Fedez o i Måneskin: ogni generazione va del proprio passo. Ma ci sono artisti che sfidano i secoli. Per Puccini sta arrivando il primo centenario. Non perdiamo l’occasione. Basta liti politiche: "Scherza coi fanti, e lascia stare i santi".