
Il sindaco Lorenzo Alessandrini ha firmato il provvedimento che impedisce la somministrazione in contenitori rigidi
SERAVEZZA
Per il The Bulldog Tuscany music bar a Ripa scatta il divieto "di vendita per asporto e somministrazione all’aperto in contenitori rigidi dopo le ore 22". Un provvedimento del sindaco Lorenzo Alessandrini a seguito della rissa scoppiata una decina di giorni fa proprio fuori dal locale di via De Gasperi, con una persona soccorsa dopo aver ricevuto una bottigliata in testa che gli ha provocato un taglio profondo. L’ennesimo episodio di disagio che ha convinto i residenti della zona ad unirsi in un esposto per lamentare schiamazzi, atti vandalici, degrado per la presenza di avventori fuori dal Bulldog fino a notte fonda. Appena la petizione è arrivata sul tavolo del primo cittadino, quest’ultimo si è attivato con il provvedimento. "Che sarà solo il primo" avvisa in modo perentorio.
"Intende essere un deterrente al consumo di alcol – commenta il sindaco – ma anche una risposta forte al disturbo della quiete pubblica. Non esiste che in una zona tranquilla come Ripa avvengano risse notturne con bottiglie e paura per chi abita nella frazione: non è assolutamente tollerabile per i miei concittadini. Ho sentito testimonianze spiacevoli da parte di chi, in casa propria, ha passato una nottata infernale. Quindi cominciamo con questo provvedimento ma probabilmente ne seguiranno altri più restrittivi se la situazione continuerà in questo modo".
L’episodio che ha fatto traboccare il vaso è stata la rissa esplosa attorno alle 3 tra due avventori, con intervento di altri clienti a dividere i due contendenti e il soccorso dell’ambulanza per l’uomo preso a bottigliate. Sul posto arrivarono i carabinieri. Una situazione che è stata ripresa anche da video e che ha esasperato gli animi dei residenti, costretti, nel weekend, a sopportare rumori o trovare escrementi e urina fuori dalle proprie case o bottiglie gettate nei giardini. "Siamo persone che lavorano e non ne possiamo più – lamentarono al momento – e abbiamo anche paura quando la sera i nostri figli tornano a casa e ci sono persone alterate fuori dal locale".
Francesca Navari