
Il suo compito era delineare lo sviluppo del territorio da qui al 2035, ma è probabile che il calendario debba essere rivisto a causa di una serie di modifiche che richiederanno molto più tempo. A lanciare l’Sos sui piani strutturale e operativo è la minoranza, preoccupata per un’urbanistica che stenta a decollare anche perché l’adozione dei due strumenti risale a quasi due anni fa, con l’adozione in consiglio comunale deliberata nel dicembre 2021. "Così com’è stato presentato – dicono la capogruppo Pd Irene Tarabella e quello di ’Insieme’ Lorenzo Borzonasca’ – il piano operativo non vedrà mai la luce. È una sconfitta politica per il sindaco, che ha fatto campagna elettorale su un piano che deve, invece, essere cambiato nella sostanza. Le persone che si sono viste fare la promessa di un terreno edificabile rimarranno scontente a causa di un piano non sostenibile. Chiediamo una commissione urbanistica per spiegare a tutti i cittadini, operatori del settore e tecnici lo stato d’avanzamento dell’approvazione del piano. Abbiamo fatto accesso agli atti e siamo venuti a conoscenza dei verbali di co-pianificazione dove si legge nero bianco che l’amministrazione non ha ancora recepito le osservazioni della Regione: a due anni dall’adozione non possiamo più permetterci ulteriori ritardi perché così facendo si sta ingessando lo sviluppo della città".
Fatta questa premessa, la minoranza entra più nei dettagli, separando i due piani. "Per quello strutturale si profila una possibile approvazione entro l’anno – proseguono – ma con ulteriori modifiche imposte dal procedimento con Regione e Sovrintendenza. Ad esempio dovrà essere ridotto il perimetro del territorio urbanizzato, ossia la parte della città deputata alle trasformazioni, tra cui un’area di alcuni ettari tra via Osterietta e i Macelli e quella tra via Fiumetto e il viale Apua, scelta per un nuovo polo scolastico ma, come già da noi previsto a suo tempo, non consona per le sue caratteristiche di pregio paesaggistico ambientale e di presidio di sicurezza idraulica".
La scure della minoranza si abbatte con più forza in merito al piano operativo, destinato a soppiantare il regolamento urbanistico del 2014. "Qua la storia si fa ancora più complicata. Dalla conferenza paesaggistica emerge la necessità di togliere gli indici di fabbricabilità nelle zone urbanizzate. La conseguenza – concludono – è che tutto il territorio urbanizzato dovrà essere ripianificato e di fatto il piano dovrà essere riadottato con conseguente ripartenza dalla fase delle osservazioni e l’adozione in consiglio comunale. Basti pensare alla confusione fatta sul piano degli arenili: così come proposto dovrà essere stralciato integralmente dalle norme del piano operativo in quanto prevede un’ulteriore intensificazione di costruzioni sul demanio".