REDAZIONE VIAREGGIO

Quei velieri di lusso che facevano innamorare

Berlusconi, Moratti, Murdoch e il principe di Monaco ammaliati dalle linee inconfondibili degli yacht creati dal cantiere viareggino

La storia del cantiere nautico creato dal nulla da Fabio Perini nel 1983 ricalca, in versione marinara, quello che l’imprenditore nato a Vorno di Capannori nel 1940, aveva saputo fare con la sua industria metalmeccanica a Lucca, e che lo aveva reso numero uno al mondo nei macchinari per la trasformazione della carta tissue. Fabio Perini, inventore di soluzioni tecniche per i macchinari, vi si ispira quando crea, a Viareggio nel suo piccolo ufficio in via Coppino, i reel captive winch, un sistema di verricelli automatici, azionati da motorini elettrici condotti da una centralina, che gli permettono di diventare il primo cantiere al mondo capace di produrre velieri di grandi dimensioni, conducibili con equipaggio ridotto.

Clamorosa fu la storia della prima barca, Felicità, di 40 metri, il cui scafo fu realizzato a Guamo di Lucca in un capannone e poi portato a Viareggio per la finitura, e che poteva essere manovrata da una sola persona. Fu una rivoluzione per le grandi barche a vela e motore: gli equipaggi si dimezzavano, c’era più posto per gli ospiti, i disegni e le soluzioni tecnologiche erano gestite dai primi software con programmazione Cad.

Gli uffici della Perini Navi erano divenuti in poco tempo mèta degli studenti di varie facoltà italiane dove potevano esercitarsi nel disegno e nelle tecniche di bordo. Da quel momento, il cantiere cresce grazie alle qualità nautiche delle barche, al ricercato arredamento interno costruito a Viareggio nella falegnameria artigianale acquistata dalla ex Benetti, e alle soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Come nei macchinari per la carta, anche nella nautica da diporto Fabio Perini ha rappresentato il top mondiale. Nel 1987 l’arrivo definitivo a Viareggio, nello stabile in fondo a via Coppino. Poi lo sbarco a Yildiz, presso Tuzla, una zona industriale di Istanbul, dove venivano costruiti gli scafi, e successivamente l’acquisizione dei cantieri navali Beconcini della Spezia. All’inizio degli anni ’90, la scelta di acquisizione dei cantieri Picchiotti, che doveva essere la divisione a motore del gruppo, ma che non è mai decisamente decollata. Infine, la costituzione di una filiale negli Stati Uniti, a Portsmouth. Negli anni, la flotta Perini è arrivata ad annoverare 63 navi costruite, con 67 premi vinti. Gli armatori sono stati alcuni tra i più grandi magnati: tra i più noti Silvio Berlusconi, Massimo Moratti, Ennio Doris, Rupert Murdoch, Valentino, il principe Ranieri di Monaco e tanti altri.

Walter Strata