GAIA PARRINI
Cronaca

Pucciniano, nuovo corso. Il Festival riparte dalle voci

Presentato a Torre del Lago il cartellone della 71ª edizione al via il 18 luglio. Tra gli interpreti il soprano Anna Netrebko, protagonista del Gala del 13 agosto.

di Gaia ParriniTORRE DEL LAGO (Lucca)"Tutto comincia da qui", esordisce Fabrizio Miracolo, neo presidente della Fondazione Festival Pucciniano: inizia dalle note di Puccini che, già, risuonano nel giardino da poco ristrutturato e inaugurato della Villa Puccini e dal sole caldo che anticipa la stagione estiva che, tra poco più di un mese, darà il via alla 71° edizione del Festival dedicato al compositore lucchese che, affacciato proprio sul Belvedere di Torre del Lago e ispirato dalla natura e dalla vista delle sue stanze, ha dato vita a gran parte delle sue opere. Proprio lì, a un passo dalla sua villa, dal 18 luglio al 6 settembre, si terrà la rassegna, dal costo di "qualche milione", come specificato da Miracolo, che riunirà sul palco del Gran Teatro, come da programma curato dal direttore artistico Angelo Taddeo, alcuni dei nomi più prestigiosi della lirica odierna, come, tra gli altri, Anna Netrebko, Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak.

Sarà la Tosca, tratto dalla pièce di Victorien Sardou, nel nuovo allestimento con la regia e i costumi di Alfonso Signorini, affiancato da Juan Guilermo Nova per le scene, Valerio Alfieri per le luci e la direzione musicale di Giorgio Croci, a inaugurare il Festival, venerdì 18 luglio, seguita dalle repliche dell’1, 9 e 29 agosto. "Tornare qui è come tornare a casa, con un cast straordinario. La Tosca, ricostruita in maniera maniacale per restituire quello spaccato di società, è per me l’opera più moderna di Puccini, attento a alle dinamiche delle scene, amava il cinema e sapeva come muovere i cantanti. Tradizione vuol dire anche modernità: bisogna avere rispetto, e non voglio che sia la Tosca di Signorini, ma quella di Puccini", ha raccontato Alfonso Signorini che, proprio a Torre del Lago, nel 2017, aveva firmato la sua prima regia di Turandot, che sarà riproposta, il 25 luglio, con repliche il 2, 14 e 22 agosto e il 5 settembre, insieme al direttore d’orchestra Renato Palumbo, le scene di Carla Tolomeo e i costumi di Fausto Puglisi.

Il 19 luglio, con repliche il 26 luglio e il 7 agosto, debutterà invece La bohème, nello storico allestimento firmato da Ettore Scola nel 2014, con le scene di Luciano Ricceri, i costumi di Cristiana Da Rold, le luci di Valerio Alfieri e la direzione orchestrale di Pier Giorgio Morandi.

L’8 e il 23 agosto tornerà invece in scena Madama Butterfly, riproponendo la produzione del 2020 con la regia, le scene e i costumi a cura di Manu Lalli, fino a lasciare il palco, il 30 agosto e il 6 settembre, allo spazio metafisico tratteggiato da Igor Mitoraj, che, con i suoi grandi volti blu, rivivrà nell’allestimento di Manon Lescaut per la regia di Daniele De Plano e la direzione musicale di Valerio Galli.

In una commistione di tradizione e modernità, patrimonio artistico e innovazione, che vedrà altrettanti eventi paralleli, nella sezione “Off“ del Festival, con concerti e spettacoli musicali, da Suor Angelica a Morricone Story, che, legati in maniera più o meno esplicita alla note di Giacomo Puccini, renderanno omaggio, così come lo stesso Festival, al Maestro, alla sua musica, e alla terra che l’ha ispirata.