
Una delle iniziative per Manuele Iacconi
Viareggio, 23 luglio 2015 - E venne il giorno del primo giudizio dopo un delitto che ha choccato non solo la città ma tutta la Versilia. Oggi alle 9,30 al tribunale dei minorenni di Firenze si apre il processo - con rito abbreviato - per l’omicidio di Manuele Iacconi, il giovane imprenditore di Piano di Mommio ucciso la notte di Halloween dopo un diverbio in via Coppino. Sul bando degli imputati c’è solo uno degli accusati, colui che ha ammesso di avere colpito la vittima con una serie di colpi di casco: deve rispondere di omicidio volontario. Il ragazzino, diventato da poco maggiorenne, è tutelato dall’avvocato Giacomo Ciardelli e dalla sua collega Valentina Tognocchi. La pubblica accusa sarà sostenuta dal pubblico ministero Ersilia Spena mentre il giudice del tribunale è Monica Gaggelli, un magistrato di grande esperienza. Da qualche mese l’imputato è stato ammesso in una comunità seguito comunque da personale specializzato. «Comunità non vuole dire libertà - ha sottolineato l’avvocato Ciardelli -: troppa gente gioca sugli equivoci. Il mio assistito non è libero».
La difesa dell’imputato ha chiesto che nel processo siano ascoltati come testi - anche se potranno avvarsi anche della facoltà di non rispondere - anche il secondo minorenne coinvolto nell’inchiesta e uno dei maggiorenni, Alessio Fialdini. Per il momento l’avvocato Ciardelli ha escluso che ci siano altri testi, visto che inizialmente era stato citato uno dei medici che hanno effettuato l’autopsia sul corpo di Manuele Iacconi. «Vedremo che cosa verrà fuori in questa prima udienza» ha sottolineato Ciardelli, lasciando intendere che la sentenza di primo grado possa arrivare in un secondo momento, forse a settembre quando inizialmente con il giudizio immediato era stato fissato il processo da parte della Procura. I giudici fiorentini avevano poi accolto l’istanza del rito abbreviato presentato dalla difesa. Con questo tipo di giudizio, un terzo della pena viene «scontato».
Le parti civili – tutelate dall’avvocato Riccardo Carloni – saranno presenti a Firenze: da tempo i genitori e i fratelli di Manuele Iacconi hanno chisto giustizia per il loro congiunto. Giustizia che potrà arrivare soltanto quando l’ultimo capitolo giudiziario verrà chiuso. Ma quello di oggi è solo il primo visto che investigatori e soprattutto magistrati debbono ancora definire i contorni della posizione del secondo minorenne coinvolto nel pestaggio mortale di Manuele Iacconi e nel ferimento di Matteo Lasurdi e anche dei due maggiorenni, Alessio Fialdini e Federico Bianchi: la posizione dei due maggiori è apparsa fino ad oggi più defilata, alla luce del fatto che in due occasioni le richieste di arresto presentate dal pm Sara Polino, sono state respinte prima dalla gup di Lucca, Marcella Spada Ricci e poi dal presidente del Tribunale del Riesame di Firenze.
G.L.