REDAZIONE VIAREGGIO

Pranzo e cena per quattro, 20 euro ma anche meno... se la massaia è attenta

Pasta con verdure, arista, spezzatino: ecco i conti della famiglia base

Supermercato (foto repertorio)

Viareggio, 4 novembre 2016 - Una volta c’era il mercato. L’economia classica ha sempre considerato il mercato puntiforme, cioè un punto sulla mappa, un luogo dove si radunavano i venditori. Non era proprio così, ma immaginiamo cosa facevano le massaie – le nonne – nei vent’anni successivi alla guerra, quando non c’era il benessere a cui c’eravamo abituati prima dell’introduzione dell’euro. Andavano a fare la spesa e giravano banchi e negozi alla ricerca del prodotto buono che costava meno. Era la versione femminile dell’homo oeconomicus, che razionalmente e in teoria prima di comprare un oggetto girava dieci negozi e poi tornava da quello più conveniente. Stiamo tornando a comportarci così? Di fatto, con un po’ d’attenzione, è possibile far mangiare 4 persone con pochi euro. E non lo diciamo a difesa di quella signora che mesi fa ebbe a dire, esageratamente, che con 80 euro una famiglia ci mangia due settimane.

Facciamo qualche esempio prendendo i prezzi dai supermercati ma, con attenzione, si può farlo anche nei negozi tradizionali. Piatto viareggino, rigatoni col cavolfiore e acciughe. Quanto credete costi per 4 persone? Ecco: 400 gr pasta Rummo di qualità 60-80 cent; 1 kg di cavolfiore 2,50 euro; 1 vasetto di acciughe sott’olio 2,50 euro; olio aglio peperoncino sale 20 cent a forfait. Totale, 6 euro cioè 1,50 euro a persona. Ma vediamo un piatto più consistente, uno spezzatino abbondante sempre per 4 persone: 1 kg di bocconcini di bovina scottona 9,90 euro; 500 gr di passata di pomodoro 50 cent; olio verdure aromi a forfait, 60 cent; 1 kg di patate, 0,95 cent. Totale del piatto 11,95 euro, circa 3 euro a persona. Ma si consideri che parliamo di 250 gr di carne a testa. Con 4,50 euro a testa ecco un pasto casalingo sicuramente abbondante cui aggiungere la spesa per pane e bevande.

Ovviamente parliamo dei consumi di una classe di persone sui cui consumi una volta l’Istat calcolava l’indice dei prezzi per le «famiglie degli operai». Non c’è verso di dare la ricetta economica dell’aragosta alla catalana. Ma andiamo su altri esempi. Pollo fritto: 1 kg di pollo a pezzi intorno a 4,50 euro; 2 uova grandi 40 cent; farina sale olio per friggere a forfait 2 euro; 1 kg di patate da friggere 95 cent; 1 kg di zucchine da friggere 1,90 euro. Totale del piatto e contorno 6,95 euro, 1,75 euro a persona. Arista al forno: 1 kg di fesa (ma per 4 persone basterebbero 700 gr) da 4,50 a 6,40 euro; olio aromi e bicchiere di vino, 1,50 euro. Il piatto costa massimo 7,90 euro, poco meno di 2 euro a testa: se si aggiungono 600 gr di spinaci congelati saltati in padella, 2,20 euro col condimento, la spesa a testa è 3,05 euro. E la pasta col tonno? Eccola: pasta 400 gr 80 cent; tonno in lattina 240 gr 1,10 euro; 350 gr passata pomodoro 33 cent; olio aromi cipolla 60 cent. Totale 2,82 euro, 70 cent a persona. Come si vede è anche possibile nutrire (al minimo indispensabile) una famiglia di 4 persone con 20 euro al giorno. Ma bisogna che qualcuno perda tempo a cucinare in maniera ragionata. E se la spesa alimentare incide sempre più sul budget familiare, questo dipende essenzialmente dalla riduzione degli stipendi e dall’aumento smisurato del prelievo fiscale. Ma se siete evasori, o benestanti, buona catalana.

b.n.