DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Porta a Lucca può sognare. Nascerà piazza San Leone

Il sindaco tira fuori dal cassetto un intervento ambizioso finora mai concepito. Saranno demolite le elementari, ma i tempi dipendono dal polo delle superiori.

Porta a Lucca può sognare. Nascerà piazza San Leone

Porta a Lucca può sognare. Nascerà piazza San Leone

È il famoso sogno nel cassetto mai sopito e sempre attuale. Concepito quasi un quarto di secolo fa e pronto a tornare in auge ridisegnando la storia e la fisionomia del quartiere di Porta a Lucca, principale ingresso del centro storico per chi viene da sud. Una mossa da attuare in due tempi: abbattere le scuole elementari “Pascoli“ e realizzare la nuova piazza San Leone, in omaggio all’ex convento di cui oggi, come testimonianza, rimane il campanile che svetta nel cortile delle scuole. Quando e come dipenderà da un gioco di incastri: una volta realizzato il polo scolastico “Don Lazzeri-Stagi“ (primavera 2026) verrà svuotata un’ala delle scuole in piazza Matteotti, che oggi ospitano le medie “Barsanti“ e una parte del “Don Lazzeri“.

A quel punto le elementari di Porta a Lucca potranno essere trasferite in piazza Matteotti e il gioco è fatto. A rivelare questo maxi-progetto è il sindaco Alberto Giovannetti, riconfermato alla guida della città soltanto da sette mesi ma con la mente proiettata verso i prossimi decenni. "L’idea di realizzare la piazza San Leone a Porta a Lucca c’è sempre – confessa – e non l’ho mai abbandonata. Se ne parlava già durante il primo mandato Mallegni, ma è probabile che sia stata concepita ancora prima. Sarà fatto un passo alla volta, senza libro dei sogni ma in modo concreto, come abbiamo sempre fatto. Una volta pronto il polo delle superiori dovremo subito verificare se alle scuole di piazza Matteotti c’è spazio sufficiente per accogliere le elementari ’Pascoli’. Ma potrebbe trattarsi solo di un passaggio intermedio". Il riferimento è all’altro sogno nel cassetto: il polo scolastico ai Macelli, tra via I Maggio e via Fiumetto. L’idea è di collocarci tutte le elementari e medie della città, liberando il plesso di piazza Matteotti, che diventerà un nuovo polo culturale insieme al municipio e l’ex Camp. "Il polo dei Macelli – conclude – consentirà di chiudere situazioni di criticità. Pietrasanta ha enormi possibilità di sviluppo, l’importante è lavorare sulla visione di una città in crescita e dotata di strutture che diano organicità e credibilità al suo futuro".