Perini navi, l’operazione rilancio

Sarà uno yacht di 47 metri il primo prototipo realizzato con la nuova proprietà Italian Sea Group

Migration

Sarà il nuovo sloop (un albero) di 47 metri di lunghezza dalla caratteristica di essere completamente realizzato in alluminio, il primo yacht a vela Perini Navi by The Italian Sea Group (costruito dalla nuova azienda) che mostra l’evoluzione nello stile e nel design. Tra le innovazioni, l’adozione del carbonio non solo per l’imponente albero di 62,5 metri e il boma, ma anche per le diagonali, le rifiniture e gli accessori di coperta. L’eccellenza è ulteriormente accentuata dal sistema fly-by-wire, (i segnali dei comandi vengono veicolati tramite fibra ottica anziché con cavi d’acciaio) in uso da molti anni sui sistemi aerei. Vi sono a bordo dei timoni gemelli per consentire una migliore manovrabilità. La consegna è prevista per la prima metà del 2024. Due navi da diporto a vela con motore ausiliario, sempre col prestigioso marchio Perini Navi, saranno consegnate invece, la prima nel 2023, di 60 metri di lunghezza, e la seconda nel 2024, di 56 metri. Ambedue saranno armate a ketch, cioè con due alberi: di maestra a centro nave, il più alto, mentre l’altro, di mezzana, è a poppavia della barca. Giovanni Costantino, patron di The Italian Sea Group, prevede che i cantieri di Viareggio continuino ad essere dedicati alle navi fino a 60 metri, mentre quelle più grandi saranno costruite a La Spezia e a Marina di Carrara. La ripresa dello storico marchio Perini sta dunque avviandosi favorevolmente per un’azienda che nel suo complesso prospetta un fatturato di 300 milioni, 40 assunzioni, 827 milioni di portafoglio ordini e 27 maxi yacht in cantiere, con la futura prevista leadership italiana per gigayacht fino ai 130 metri.

Walter Strata