
Dopo un Natale e in parte S. Stefano da tregenda, le attività della Passeggiata ci riprovano il primo dell’anno. Il 1° gennaio gli esercizi commerciali saranno per la maggior parte aperti. E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato da Confcommercio e dal Centro commerciale naturale: una parte maggioritaria delle attività sarà aperta almeno nel pomeriggio, mentre i pubblici esercizi saranno operativi già dalla prima mattina fino a sera inoltrata. E la differenza dovrebbe farla il meteo, ben diverso rispetto alle festività trascorse. Le previsioni indicano tempo sereno e temperature miti per il weekend, dunque i titolari hanno optato in grande maggioranza per accogliere la clientela che volesse passare il primo giorno dell’anno a Viareggio, sempre con la garanzia del rispetto di tutti i protocolli anti contagio. Primo tra tutti, mascherina obbligatoria come previsto dalle nuove decisioni del governo, nonostante la zona bianca, e già in vigore dal 4 dicembre per ordinanza del sindaco.
Obbligo che è anche specificato dai cartelli apposti negli ultimi giorni. Dunque un primo dell’anno all’insegna del passeggio e forse anche dello shopping, seppur i saldi inizino il 5 gennaio. Un primo dell’anno non solo per i viareggini, ma anche per i turisti, per meglio dire escursionisti, coloro che si spostano dalla mattina alla sera. E con il S. Silvestro blindato saranno appunto solo loro gli unici a muoversi. Sono sempre loro, anche in altre stagioni dell’anno, il vero ossigeno delle attività sulla Passeggiata. Lo sanno bene i bar ma anche e soprattutto i negozi, che vivono del lavoro dei forestieri. Viareggio è infatti sovradimensionata in numeri di negozi rispetto alla sua popolazione come aveva sottolineato la stessa Confcommercio lo scorso anno, nel periodo delle limitazioni agli spostamenti. Tra i negozi ancora in forse la profumeria Walkiria.
"Dobbiamo ancora decidere — afferma Massimiliano Tomei — di solito stavamo chiusi, e sarebbe stata la propensione anche per questo anno. Però vediamo. Il motivo starebbe nell’avere un giorno di stacco, per i titolari e per i dipendenti, altrimenti ci ritroveremmo a non avere mai un giorno di festa. A S. Stefano comunque eravamo aperti e c’era abbastanza movimento. Già da qualche anno abbiamo deciso di aprire il giorno di Pasqua, perché le attività vicine stanno aperte e persone in giro ci sono".
Alice Gugliantini