
Versilia da sempre terra di fotoreporter. Sin dai mitici Sessanta quando arrivavano personaggi internazionali veri. Ma questa sarà la prima estate in cui un paparazzo – che dal 1985, giovanissimo, era a caccia di vip – ha deciso di dare basta. "Non so se sarà la decisione definitiva ma ormai non ho più stimoli e non si può più lavorare". Riccardo Dalle Luche è un fotoreporter apuo versiliese di qualità che lavora per agenzie come Ansa, Ipa, Maurizio D’Avanzo, e ambasciatore di un marchio prestigioso come Leica. "Ho fatto questo lavoro con tanto entusiasmo ma ora è tutto cambiato – spiega Dalle Luche – perché l’esclusiva non c’è più. Fino a qualche anno fa ti appostavi alla ricerca del personaggio dopo aver saputo che era in zona. Un lavoro lungo, estenuante, ma se eri bravo e avevi fortuna realizzavi un’esclusiva che piazzavi benissimo sul mercato".
E adesso invece?
"Innanzitutto il vip o presunto tale si fa un selfie e lo posta su Instagram. E quindi tutti lo possono vedere o rilanciare. In quella zona dove il personaggio si trova arrivano venti fotografi e la foto non è più in esclusiva".
La fine di un’era?
"Con il fatto che i telefonini sofisticati ora sono di uso comune chi incrocia un personaggio lo fotografa e quella immagine gira dappertutto. Insomma gli scoop non si possono più fare e il prezzo di una foto sul mercato è crollato".
Pensare che lei è stato capace di scovare Mina che si nega alla vista di tutti, ed è diventato un po’ il paparazzo di fiducia della divina
"Era il 1995 e sapevo quale stabilimento balneare frequentava. Mi sono appostato e ho lavorato con molta discrezione. Con la signora Mazzini c’è sempre stata un’intesa fatta di sguardi. Io non ho mai invaso troppo la sua privacy. Ho lavorato nel rispetto delle esigenze mie e sue. Ne sono venuti fuori servizi molto apprezzati e mai volgari".
Lei spazia dalla cronaca allo spettacolo senza problema
"Con l’Ansa i servizi di cronaca ti impongono la tempestività e la qualità come del resto quando segui una manifestazione o dei personaggi legati allo spettacolo. Sono presente al Festival di Sanremo dal 1990 e non ho mancato un’edizione di Miss Italia, ma anche lì è sempre più difficile lavorare".
Aadesso cosa ha deciso di fare?
"Un fotoreporter lo è sempre. Poi quest’anno col Covid è diventato ulteriormente tutto più difficile. Ora ho deciso di dedicarmi a foto naturalistiche, a campagne pubblicitarie e al ruolo di ambasciatore Leica. E’ certo che se mi capita di incrociare un personaggio lo farò, ma quelle lunghe giornate in spiaggia sulle tracce dei vip per me sono un ricordo. L’altro giorno sono andato fino a Norcia per fotografare l’alba in uno scenario incantevole come Castelluccio, e anche queste sono soddisfazioni".
Enrico Salvadori