
Scritto a quattro mani, con l’aiuto di Marco Trogi. Tra melodie ritmiche, rock, pop e d’avanguardia.
VIAREGGIO
C’è aria di novità nel mondo della musica: è uscito, infatti, il nuovo album di inediti di Manuel Santini (musicista da sempre appassionato a questo mondo), scritto a quattro mani con Marco Trogi (musicista, autore di testi e compositore).
"Overlook Hotel" è una miscela di musiche jazz, pop, rock e d’avanguargia: tra canzoni che cambiano ritmo e genere nel giro di un istante (ed è questo il caso del brano d’apertura "La Peperonessa", che annuncia un po’ il mood dell’intero album), ad altre profonde e commoventi (come "A dire il vero" o "Dall’altra parte del mare").
Tutto questo è simbolo di un lavoro che vuole rompere gli schemi delle mode e dei dettami imposti, stravolgere le solite sonorità trasmesse in radio e in televisione e mescolare la tradizione con la modernità.
A parlare è Manuel Santini, emozionato per questo nuovo progetto, successivo all’album Bianchissimo (cui venivano riletti 8 brani del periodo meno noto di Battisti e che ha riscosso un enorme successo): "sono davvero entusiasta di uscire con un nuovo album, questa volta di inediti".
Ma qual è lo scopo di queste canzoni? "C’è bisogno di musica vera: è questo l’obiettivo, andare contro tendenza".
Un pezzo in cui la riflessione e la libertà è messa al centro è, per esempio, in "Perchè cambiare?": se nelle strofe il cantante si mette nei panni di un sergente che cerca di standardizzare ogni cosa, nel ritornello si ha un vero inno alla libertà, in un doppio ruolo che richiama alcuni classici di Battiato e Rino Gaetano.