Paolo Di Grazia
Cronaca

Ucciso con il suv a Viareggio, l’autopsia rivela: letale già il primo impatto

La Pm Sara Polino sta per chiedere il rinvio a giudizio per l’imprenditrice balneare Cinzia Dal Pino. Il medico legale: "Fatale il primo impatto col Suv che causò un’emorragia"

Due frammenti del video delle telecamere di sicurezza: sono i momenti in cui l'imprenditrice investe l'uomo

Due frammenti del video delle telecamere di sicurezza: sono i momenti in cui l'imprenditrice investe l'uomo

Viareggio, 13 marzo 2025 – Si avvicina a una svolta l’omicidio di via Coppino, quello in cui perse la vita un uomo di 54 anni, travolto e ucciso da un Suv guidato da Cinzia Dal Pino che era stata appena rapinata proprio da quell’uomo. In questi giorni sul tavolo del Pubblico ministero Sara Polino è giunta la relazione finale del medico legale, il dottor Stefano Pierotti che ha fatto l’autopsia sul cadavere della vittima che nei giorni successivi è stata identificata per Nourdine Mezgui, marocchino di 54 anni anni, in Italia senza fissa dimora, già conosciuto dalle forze dell’ordine. Ebbene, secondo le risultanze mediche sarebbe stato già letale il primo impatto con il Suv.

Tale impatto avrebbe infatti provocato un’emorragia interna che ha portato l’uomo – che era poi stato investito altre volte dalla stessa Dal Pino – a morire nei minuti successivi sul marciapiede di via Coppino. Sulla scorta di questa perizia medico legale, il Pm potrà chiudere le indagini e procedere alla richiesta di rinvio a giudizio probabilmente prospettando per l’imprenditrice viareggina il reato di omicidio volontario.

Il delitto, come si ricorderà, fu consumato lo scorso 8 settembre. All’uscita da un ristorante in via Coppino dove Cinzia Dal Pino aveva cenato con alcune sue amiche, la donna mentre saliva sulla sua auto venne aggredita da un extracomunitario. Dicendole che era armato di pistola la costrinse a consegnargli la borsetta. Cosa che la Dal Pino fece. Ma, secondo quanto accertato dagli investigatori, appena si riprese dalla choc emotivo, l’imprenditrice accese il motore, ingranò la marcia e si mise all’inseguimento del rapinatore. Che trovò poche centinaia di metri dopo, sul marciapiedi di via Coppino. Il resto, come si ricorderà venne tutto immortalato da un video di un’attività commerciale che diventò virale sui social. Nel video, in mano alla Procura, si vede il Suv che per alcune volte investe l’uomo che cercava invano di rialzarsi da terra. Si vede poi Cinzia Dal Pino scendere dall’auto e riprendere la borsetta che le era stata portata via.

La Procura ha anche a disposizione altri filmati oltre a questo. Filmati che inquadrano il prima e il dopo della scena. In particolare gli investigatori si sono soffermati sulle immagini che riprendono la donna mentre, dopo l’incidente, prosegue la sua marcia verso mare. Compie poi un’inversione a U, tornando indietro sui suoi passi, ma senza fermarsi dinanzi all’uomo che aveva appena investito e che aveva lasciato agonizzante a terra.

Sulla base delle immagini la polizia capì che quell’uomo non poteva essere stato investito casualmente da un’auto pirata. In poche ore gli agenti rintracciarono l’indirizzo della proprietaria del Suv e si presentarono a casa sua per arrestarla. La donna, difesa dall’avvocato Enrico Marzaduri, ha poi fornito al giudice la sua versione di quanto era accaduto quella notte.

Nel frattempo dal Marocco si sono fatte vive le sorelle della vittima, difese dall’avvocato Enrico Carboni. Adesso attendono che la giustizia faccia il suo corso, mentre nel frattempo la salma del loro congiunto è stata riportata in Marocco.