Note d'inclusione con il Laboratorio orchestrale di Viareggio: Musica come Riscatto Sociale

Lol, il Laboratorio orchestrale lucchese Fratel Arturo Paoli, porta la musica nell'esistenza di bambini e ragazzi, con lezioni gratuite o a compartecipazione. Un progetto che mira a creare una sinfonia di speranza, democrazia e uguaglianza. Un atto di giustizia sociale per contrastare l'esclusione dei più fragili.

Di fronte a quel leggio non c’è differenza, la musica abbatte le barriere sociali e culturali. L’orchestra diventa condivisione di note e di vita. Un sinfonia di speranza, di democrazia e di uguaglianza. È questo lo spartito su cui si legge l’obiettivo di Lol, il Laboratorio orchestrale lucchese Fratel Arturo Paoli che nasce dalla collaborazione tra la Caritas Diocesana di Lucca e l’associazione Tempo di musica con l’intento di portare la musica, appunto, nell’esistenza di tutti i bambini e i ragazzi.

Nel 2016, quando è nato, il progetto ha coinvolto settanta piccoli musicisti (da 6 a 16 anni) che oggi sono diventati 130, di cui la metà provenienti da situazioni di fragilità complessa, che accedono alle lezioni di strumento gratuitamente, mentre gli altri compartecipano alle spese con una piccola quota mensile. E per il secondo anno il progetto si allarga a Viareggio, da martedì partiranno infatti le lezioni di musica, di pianoforte, viola, violino e violoncello, nel Centro Lol attivo nei locali parrocchiali della Migliarina (Per informazioni 0583-1387542 o 0583-430938). E "Siamo felici – dice il parroco, don Daniele Ricci – di collaborare a questo progetto dal grande valore educativo, culturale e sociale"

"La Lol – spiega Don Simone Giuli, direttore della Caritas Diocesana – è uno spazio importante per tanti ragazzi e ragazze, che possono vivere un’esperienza di fraternità vera. Consentire che famiglie più in difficoltà possano garantire comunque ai propri figli l’esperienza della musica, di imparare uno strumento, di stare insieme agli altri, è per noi di Caritas – prosegue – come piantare un seme di Vangelo vivente nel tessuto delle nostre relazioni umane e comunitarie. Si tratta in fondo di fare un atto di giustizia sociale". Perché la povertà, letta dal punto di vista dei bambini, diventa subito esclusione. Dalle relazioni sociali, dalle occasioni educative, dalle opportunità di crescita. Una voragine che il progetto Lol intende colmare.

Lo stile d’insegnamento adottato dai maestri dell’associazione Tempo di musica è il "sistema" ideato in Venezuela, nel 1975, dal maestro José Abreu per avvicinare alla musica i ragazzi di famiglie disagiate. "Credo che la musica sia un aspetto irrinunciabile per la formazione di ogni individuo – aggiunge Riccardo Bigongiari, presidente dell’associazione – ma possa rappresentare anche uno strumento di inclusione e di riscatto sociale. Proprio in quest’ottica si colloca l’esperienza della Lol, che anche quest’anno riparte con rinnovato entusiasmo e con l’invito rivolto a tutti di venirci a trovare nei locali della parrocchia della Migliarina".