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Nessun contraccolpo in palestra "Il lavoro crollò con la zona rossa"

Le aziende dell’attività fisica fin dall’inizio hanno puntato su sanificazioni e massima sicurezza

Le palestre si sono adeguate al green pass. E anche i clienti: per lo meno quelli che in questi mesi hanno continuato ad allenarsi, perché tanti hanno smesso del tutto.

I centri fitness hanno seguito i protocolli anti virus nelle varie tipologie di aerobiche e di tonificazione, quali lo step, l’aero e fitboxe, o il just pump, ginnastica posturale, fitness metabolico, riabilitazione funzionale e tutto il resto. Un esperto quale il dottor Gennaro Importuna del Cleopatra Fitness Lab di Lido di Camaiore dice: “Qui da noi i soci avevano già dalla riapertura aderito ai protocolli sanitari e quindi sono arrivati a ieri preparati per questo green pass. Molti lavorano all’aperto, ma altri non disdegnano di sudare all’interno, perché si trovano in un ambiente sanificato al 100 per cento e così abituati si sentono meglio. Non ci sono stati e non ci saranno problemi”.

Allo Sfera Fitness Club in via Mezzogiorno ai Comparini dicono che : “il green pass serve per ulteriore garanzia di sanità pubblica, e per l’applicazione del quale non abbiamo difficoltà. Restano però dei dubbi da parte della clientela nel tornare in palestra. Infatti da maggio scorso abbiamo perso un 70 per cento di abbonati usuali. Un fatto inaspettato perché la sanificazione è continua e i protocolli più che rispettati. Non capiamo i motivi per cui gli abbonati rimandano, pur avendo già regolarizzato. In palestra siamo più che sicuri, non c’è da avere timori per la salute. Ritrovarsi nello sport e in amicizia fa bene al corpo e allo spirito, e non è solo una frase fatta”. Al centro Universo in via del Secco a Lido, confermano che “non ci sono difficoltà per adottare i protocolli green pass. Se qualcuno non è pronto, si accomoda all’esterno. Mentre i possessori del certificato usano normalmente gli attrezzi all’interno come sempre fatto”

Walter Strata