Nell’inferno della centrale. Versiliese tra i soccorritori

È il direttore della Sala operativa del 118 dell’Alta Toscana, Andrea Nicolini

VERSILIA

L’esplosione alle 15, pochi minuti dopo i soccorsi sono già attivi, con un via vai di mezzi. Una corsa contro il tempo per gestire un’emergenza gravissima (tre morti, quattro dispersi e cinque feriti in gravi condizioni) quella dell’esplosione alla centrale idroelettrica dell’Enel al lago di Suviana, sull’Appennino bolognese. Una corsa contro il tempo che ha visto impegnato sin dai primissimi minuti anche il versiliese Andrea Nicolini. Il dottor Nicoli, direttore della centrale operativa 118 Alta Toscana e del coordinamento elisoccorso con base a Massa Cinquale, si trova ancora sul punto dell’esplosione.

È stato l’elicottero Pegaso 3 a prendere in carico il ferito Sandro Busetto, poi portato all’ospedale pisano di Cisanello.

Dottore, quando siete stati allertati?

"Alle 15.30, ma il nostro intervento è stato un’ora e mezzo più tardi".

Dove lo avete trovato?

"È stato soccorso dal sistema di emergenza territoriale dell’Emilia Romagna e stabilizzato. Tramite la Cross di Pistoia è stato trovato un posto al Centro ustioni di Cisanello. Quindi è stato richiesto l’elicottero: è stato prelevato in un campo sportivo in una zona adibita ad area di atterraggio. Era già sedato e intubato".

Com’è la situazione, adesso?

"Noi siamo all’esterno. Prosegue il movimento incessante dei mezzi, soprattutto di quelli

dei vigili del fuoco".

Ci sono anche i 15 operatori iperspecializzati in queste emergneze dei vigili del fuoco di Pisa che fanno parte delle squadre Usar.

"Esistono le squadre Usar anche sanitarie con medici e infermieri del 118 che si muovono insieme a quelle dei vigili del fuoco. Sono qui come coordinatore di una di queste squadre".

Quanti interventi fate in un anno con l’elicottero?

"Tra gli 800 e i mille tra operazioni sul luogo dell’evento e secondarie con trasferimenti da un ospedale all’altro".

Il personale?

"Quindici medici d’urgenza o anestesisti e altrettanti infermieri".

Quanti della nostra zona?

"Due medici uomini, due medici donne e un’infermiera che vengono dall’Aoup, più il personale medico e infermieristico fornito dall’Asl Toscana Nord Ovest".

Quali le caratteristiche di Pegaso?

"Può atterrare in luoghi impervi,

è equipaggiato con varie strutture, è dotato del verricello. Può

arrivare dove i mezzi su strada

non riescono".

An. Cas.