Pubblicare un album che è un ritorno a casa. I Libero Ozio, gruppo viareggino composto da Daria Palmerini alla batteria, Marco Bertolucci al basso, Andrea Mei alla chitarra, Andrea Milano ai sintetizzatori e alle tastiere, Tommaso Bianchi alla voce, tornano con il singolo “Non sai come stai”, un pezzo di indie cantautorale, dal sapore malinconico. Ma che alla malinconia però vuole dare anche una risposta.
Il pezzo fa parte dell’album “Seduti fuori campo”, che rappresenta un salto di qualità rispetto al passato, con una virata verso l’elettronica. "C’è molta differenza rispetto agli altri lavori: c’è una forte presenza dell’elettronica e c’è una differenziazione a livello di testo, c’è una maturazione", racconta Tommaso Bianchi.
“Maturazione” che è l’altra parola chiave insieme a “precarietà”. "La mia musa è stata una condizione esistenziale che ho vissuto e che in certi momenti vivo ancora – spiega Tommaso Bianchi, autore del testo – . Tutti noi abbiamo sperimentato una situazione in cui non si sa rispondere alla domanda ‘come stai?".
La precarietà, quindi, come marchio di fabbrica e che lega tanti ambiti diversi, da quello lavorativo a quello amoroso. "È un qualcosa con cui in molti si scontrano nel periodo che va dai 20 anni ai 30 – sottolinea ancora Bianchi – . Canto l’amore precario, quella situazione in cui si ha pochi appoggi per affrontare il sentimento. Quando è così diventa difficile accogliere un’altra persona. Si traballa troppo per farlo".
Sottofondo al testo, il mare. "C’è tanto richiamo al mare – conclude il cantante dei Libero Ozio – . E al lungomare: in fondo, si scrive quello che si vive e che si vede. Viareggio non può che riflettersi in noi e nel nostro modo di scrivere".
I Libero Ozio si sono formati nel 2015. Il loro è, raccontano, "un sound che si rifà al cantautorato italiano degli anni Settanta, con qualche influenza derivante dall’indie-rock e dal pop italiano contemporaneo", fino a raggiungere quel che definiscono un "cantautorato sperimentale". Nel 2018 è uscito il loro primo album “Una sintesi di cose non indispensabili“.
Melissa Aglietti