
Musica e passione. L’abbraccio degli amici: "In quella spiaggia che loro adoravano"
VIAREGGIO
È la stessa strada che percorrevano Emma e Leo, esattamente un anno fa, verso il mare, quella che ieri, dal tardo pomeriggio fino a sera, amici, familiari, e la città, che in questo anno si è avvicinata a loro, e al dolore che ha investito le famiglie, ha imboccato. Ed è proprio lì, su quel muraglione dove erano diretti anche i due giovani fidanzati, in una calda giornata di luglio, che quegli stessi amici, familiari e cittadini, in una sfilza di t shirt gialle, si sono riuniti per ricordarli. E per ricordare i loro sorrisi, i loro occhi, la loro genuinità, e le loro passioni, in una serata, che seppur dolorosa, ha tentato di riportare, tra le onde del mare e i granelli di sabbia, proprio quei sorrisi, e quegli occhi, in un evento da (A)mare, ricco di musica, parole, lotterie benefiche e, nonostante la ricorrenza, anche gioia.
"Un inno alla gioia", sono, infatti, le parole che per lo più passano da un ragazzo all’altro, da un amico all’altro, "perché è così, che loro erano: pieni di gioia". E così, hanno voluto ricordarli, anche per ricordare a sé stessi, che la vita è ora e qui, e va vissuta "facendo ogni giorno qualcosa che rende felici", come dipinto sui murales, meta del percorso disegnato sulla sabbia, dove chiunque voleva, poteva passeggiare e disegnare, scrivere, o anche solo pensare, ad un momento che vorrebbe rivivere, o "alle cose che non possiamo più dire", come dice Andrea Ricco, migliore amico di Leonardo Brown. "C’è chi ricorda piangendo, o anche soltanto stando fermo - continua Andrea - A noi non sembrava abbastanza. Come è successo a noi tempo fa, che davamo per scontato tanto, e abbiamo sprecato tanto, vorremmo far capire agli altri di sfruttare quello che hanno. E questa serata è per questo. Solitamente quando uno va ad un concerto, torna a casa felice, e ci sembrava perfetto per questa serata. Musica e amici, insieme".
Ed è stata, infatti, una serata scandita da inframezzi musicali, con l’apertura del sestetto jazz del Liceo Passaglia, con i compagni di Emma che l’hanno omaggiata facendo proprio la cosa che più amava, ovvero suonare. Seguiti, poi, da Jaco Cinquo, amico e compagno di squadra di Leonardo, che ha portato sul palco brani originali e una cover di Jovanotti, “Paura di niente“, una canzone "che stava a cuore ai ragazzi, e anche alla mamma di Leo", con, poi, le sonorità elettro pop di Beca, nome d’arte di Edoardo Becattini, il rock del colletivo Wez e della band Cao Bao, per terminare, la serata, con dj Matew.
Musica, divertimento, ma anche parole e solidarietà, non solo da amici e cittadini, ma anche dalle associazioni, che come “Vivi con Emma e Leo“, sono nate e fiorite dal dolore, o cresciute per aiutare e dare un sostegno a chi, un sostegno, di solito non lo ha, come l’associazione FenomenAle, in ricordo di Alessandro Cecchi, Fratres, Croce Rossa e Croce Verde, a cui, tra l’altro, saranno devoluti gli incassi della vendita delle maglie e borse di cotone realizzate per l’occasione. Un’occasione che ha dimostrato quanto, anche nel dolore, sia importante la condivisione, il ricordo, e la memoria. Di chi non c’è più, di quello che è stato, ma anche di quello che poteva essere, e quello che,per chi rimane, sarà.
Gaia Parrini