
Vittoria Ricci attesa ospite delle mostra ospitata al Mediceo
Arriva una troupe di Striscia la notizia domani alla mostra “Ritorno ai ‘90” in corso a Palazzo Mediceo e alle Scuderie Granducali. Nei mesi scorsi il grande lavoro di ricerca, condotto dalla Fondazione Terre Medicee con i curatori Davide Monaco e Andrea Tenerini, è infatti approdato a Milano, ottenendo il placet per l’esposizione di alcuni oggetti simbolo provenienti dal museo che racconta i 37 anni di Striscia la notizia (https://www.striscialanotizia.mediaset.it/museo). Ospite d’eccezione della giornata, a Seravezza, giungerà domenica mattina Vittoria Ricci, figlia dell’ideatore di Striscia Antonio Ricci, con cui lavora da oltre dieci anni. Una presenza significativa in quanto Vittoria, che si definisce la “tuttofare” della trasmissione, è anche la curatrice del Museo di Striscia, la prima e unica esposizione permanente al mondo dedicata a un programma televisivo.
Il museo di Striscia è stato creato in buona parte con gli oggetti che hanno dato vita alla mostra “Venti di Striscia” (inaugurata alla Triennale di Milano nel novembre 2007 per celebrare i 20 anni della trasmissione), ma anche grazie a un’importante opera di recupero e valorizzazione che Vittoria Ricci ha portato a termine attraverso la riscoperta di materiali custoditi nei magazzini Mediaset, pronti per essere smaltiti al macero. Chicche che il varietà di Canale 5 ha prestato a “Ritorno ai ‘90” e portato nelle stanze di Palazzo Mediceo, in cui saranno esposte sino al 27 luglio. I visitatori possono osservare da vicino il costume originale del Gabibbo, che di Striscia è la vera e propria icona, ma non solo: presente il temuto e ambito Tapiro d’oro, il Telegatto ricevuto dal Gabibbo (l’unico mai assegnato a un pupazzo), alcune tra le copertine che prestigiosi periodici hanno dedicato al tg satirico e tanti altri memorabilia che hanno fatto la storia di Striscia e quella della televisione italiana. "La visita di Striscia è per noi un dono inatteso e che ci rende orgogliosi – commenta Davide Monaco, direttore generale della Fondazione Terre Medicee – nella mostra abbiamo dedicato uno spazio a questo vero e proprio fenomeno informativo e di costume, una scelta doverosa per la rilevanza di questo programma. Ricevere adesso le loro attenzioni, addirittura con la presenza di una troupe, ci rende davvero felici e rappresenta un’importante cassa di risonanza per la mostra".
Francesca Navari