
Giovanni Del Tozzotto
Camaiore, 6 gennaio 2018 - È morto il comandante Giovanni Del Tozzotto: uomo di onorato servizio e persona buona e stimata. Era nato il 12 novembre del 1944 e per quindici anni, dal ‘94 al 2009, è stato alla guida della Polizia municipale di Camaiore. Del Tozzotto era malato da tempo, ma combatteva, ottimista e fiducioso, amante della vita. Stazza robusta e volto buono, incarnava il ruolo di comandante con impegno ed umanità: molto attaccato alla famiglia, era una persona simpatica, di spirito e di compagnia. Abitava a Capezzano Pianore, nella zona vicino a dove sorgerà la nuova rotonda sulla Sarzanese.
Quarantadue anni di servizio, Del Tozzotto conseguito la maturità scientifica a Viareggio poi era stato vigile urbano a Prato. Nel ‘68 aveva sposato Renata, da cui ha avuto due figlie: Elena, agente della polizia municipale a Camaiore, e Barbara. Nel ‘69, dopo aver vinto il concorso, entrò come comandante a Montignoso e nel settembre del ‘75 passò a Pietrasanta con lo stesso ruolo. Nel luglio del ‘94 assunse il comando della Polizia municipale cittadina e due anni dopo, per quattro mesi, fu comandante a scavalco dei vigili urbani di Lerici.
È stato tra i primi comandanti ad iscriversi all’Associazione nazionale comandanti e ufficiali di Polizia municipale, di cui è stato segretario e presidente della Delegazione Regionale Toscana. È stato uno dei soci fondatori del Sindacato unitario lavoratori Polizia municipale ed ha collaborato per diversi anni con la Egaf Edizioni di Forlì alla realizzazione dei numerosi convegni a Lido di Camaiore. Dal 1989 al 1994 è stato consigliere e assessore comunale a Pietrasanta, eletto in una lista civica. Il 28 giugno 2009 aveva lasciato il Corpo dei Vigili Urbani di Camaiore.
Nel suo ufficio, durante il servizio, spiccava la foto con l’attore Horst Tappert, interprete dell’ispettore Derrick. Nel tempo libero amava viaggiare con gli amici e guidava proprio lui il pullman specie verso mete divertenti come la Festa della birra a Monaco, i mercatini di Natale e i parchi di divertimento. In uno di questi viaggi aveva incontrato Derrick e si era immortalato. Era un amicone che univa la correttezza nel lavoro alla vivacità nella vita. I suoi colleghi tedeschi amavano chiamarlo ‘Katastrof’ per i modi teneramente pasticcioni. Donò all’allora vicesindaco Alessandro Santini il suo cappello il giorno in cui andò in pensione: regalava a tutti un sorriso. Mancherà per il suo essere dolce e protettivo, ma anche corretto, duro quando ci voleva, sinergico con il Comando.
Coltivava il suo orto con passione, gli piaceva la buona tavola, era un mattacchione. Amava Renata e le figlie svisceratamente e invitava a partecipare alle sue gite amici e conoscenti. «Ciao Giova’»: il saluto di Santini è quello di tutta Camaiore, profondamente commossa dalla sua scomparsa.
Appresa la notizia della scomparsa, il sindaco Alessandro Del Dotto e il commissario straordinario di Pietrasanta Giuseppe Priolo esprimono, a nome delle comunità cittadine, le più sincere condoglianze alla famiglia a cui si unisce la redazione de La Nazione. I funerali sabato alle 15 a Capezzano, a cura delle onoranze funebri La Badia.
Isabella Piaceri