REDAZIONE VIAREGGIO

Addio a Bellandi, era il ‘re’ della maglieria

Aveva novantatre anni e una lunga storia imprenditoriale

Vincenzo Bellandi

Viareggio, 8 agosto 2019 - L’intuizione fu quella di capire come il lavoro a maglia potesse dar vita a confezioni su misura. Se n’è andato a quasi 93 anni (li avrebbe compiuti a settembre) Vincenzo Bellandi, il cui nome è sinonimo di una lunga storia di maglieria che ha attraversato un secolo. Originario di Ponte Buggianese, da sempre ha respirato la magia dell’artigianalità: fu il padre Pietro, nel 1919, ad aprire la prima merceria-emporio di paese, col nome che poi è rimasto indelebile negli anni: ‘Bellandi Pietro & c.’. Nel Dopoguerra il boom con l’apertura della rivendita di lane a Altopascio. Proprio a ridosso degli anni Cinquanta fu Vincenzo a capire che il salto di qualità era possibile: lo spunto fu l’insistente richiesta di clienti della lucchesia di trovare abili signore capaci di lavorare a maglia, per avere abiti su misura. Bellandi quindi reclutò inizialmente alcune artigiane per fare creazioni personalizzate che fecero impazzire le borghesi della lucchesia e del pesciatino. Poi strutturò l’attività ed aprì nel 1949 il primo negozio di maglie a Lucca e, nel 1969, vi affiancò anche il noto punto vendita sulla Passeggiata a Viareggio.

Boutique che hanno resistito all’incedere del pronto moda e delle griffe e che ancora oggi sono sinonimo del filato made in Italy. A servirsi da Bellandi l’imperatrice d’Austria Zita di Borbone Parma, mentre un italo americano a capo di una catena di supermercati in Usa, dopo esser rimasto impressionato dalla bellezza della merce in vetrina, commissionò all’azienda la creazione di 250 divise per il personale. Vincenzo Bellandi amava anche il mare e si divideva tra l’impegno dietro il banco del negozio e il bagno Nuova Italia di sua proprietà. Ex giocatore di calcio nell’allora prima divisione, è stato anche dirigente del Viareggio calcio negli anni Ottanta e Novanta e socio fondatore della locale sezione dell’associazione dei veterani sportivi. Era un uomo lucido, amante della vita e delle cene in compagnia: vedovo da molti anni (la moglie Mirella era scomparsa a soli 61 anni) abitava sopra il Caffè New York. Lascia i figli Piero, noto commercialista e battagliero esponente dei balneari, e Paolo ex giocatore del Viareggio e oggi alla guida dei negozi di maglieria. I funerali sono previsti per domattina, in orario da definire. Poi la salma verrà cremata. Fra.Na.