
Sofia Bogazzi con la mamma Serena Rossi in un momento di svago a una sfilata del Carnevale a Viareggio
Viareggio, 5 giugno 2016 - Sconvolgente come solo può esserlo la morte di una bimba di 7 anni. Difficile trovare altri aggettivi per descrivere l’atmosfera che si respira in via Bernini, all’Africa, quartiere che da venerdì sera piange la scomparsa di Sofia Bogazzi, avvenuta all’ospedale di Pisa dopo un travaglio lungo un anno. La mamma, Serena Rossi, operatrice sociosanitaria di 29 anni, le aveva provate tutte, ma qualche giorno fa la sua creatura ha avuto una crisi e il male, alla fine non ha avuto pietà di chi davanti a sé aveva un’esistenza intera.
Una tragedia di cui ieri parlavano tutti. Sofia, che era figlia unica, aveva frequentato la seconda elementare alle «Pascoli» di Porta a Lucca e la notizia ha colpito centinaia di famiglie. Capelli castani, visino dolce, la bimba abitava con la mamma e la nonna alle case popolari tra via Bernini e via Bugneta.
«Non è giusto andarsene a quella tenera età – ha detto ieri una vicina di casa – e credetemi se vi dico che stanotte non ho chiuso occhio pensando a lei, alla mamma e al padre Alexander. Era la loro unica figlia, non vogliamo nemmeno immaginare cosa stiano provando. Anche durante la malattia usciva a giocare con gli altri bimbi quando il fisico glielo consentiva. Abbiamo tutti quanti la morte nel cuore». Immaginarsi l’abisso in cui è sprofondata la madre, che è stata con lei fino all’ultimo.
«Un mese fa aveva iniziato il primo ciclo di una terapia sperimentale – racconta Serena Rossi – e avrebbe dovuto iniziare la seconda. Invece martedì l’ho portata a Pisa perché si è sentita male. Avrebbe dovuto starci solo un giorno, ma le sue condizioni sono peggiorate. Ho pregato per un miracolo, poi venerdì ha avuto una crisi respiratoria e mi è morta tra le braccia. La amerò per sempre, era l’unica cosa di bello che avevo. Ringrazio lo staff e i medici di Pisa, le maestre e le mamme delle ‘Pascoli’, e amici e parenti per la loro vicinanza in questo momento terribile».
I funerali, curati dalla Misericordia di Pietrasanta, si terranno domani alle 16,30 alla chiesa dei Macelli, con la salma che partirà alle 16 dall’obitorio del «Versilia». E’ prevista la presenza di tante persone, incluso il personale e le maestre delle «Pascoli». Sofia quest’anno aveva usufruito del servizio di educazione domiciliare, spezzando il cuore a chi l’ha seguita. Un cordoglio collettivo, come dimostrano le decine di messaggi su Facebook e quello del sindaco Massimo Mallegni: «Non esiste dolore più grande della perdita di un figlio: sono scosso come padre e come uomo. La comunità di Pietrasanta è vicina alla famiglia di Sofia».