
Pizzi sprizza genialità. Rinnova Puccini dopo aver tanto lavorato su Rossini. Il quale era un crapulone, e del resto lo stesso Giacomo amava la buona tavola: più casalinga il lucchese (compresi gli uccelli che cacciava sul Massaciuccoli), più monumentale il parigino acquisito. Il paragone tra lirica e cucina regge anche oggi: troppi registi devono inventare delle trovate senza nemmeno badare a spartiti e libretti; al pari, gli chef "stellati" creano, ma non si trova quasi più un ragù o una trabaccolara ad opera d’arte. Se tutti inventano e stravolgono, chi rispetta la tradizione diventa rivoluzionario. Invece dopo il grande successo della Butterfly, Pier Luigi Pizzi vuole condividere gli onori con il personale del Festival. E non solo: "Massimo ha avuto l’idea del cartellone cronologico, da Le Villi a Turandot. Qua ho lavorato benissimo, e faccio un plauso a Massimiliano Bertuccelli, e a Franco Moretti. E’ sua l’idea di rappresentare la Turandot con la fine al momento della morte di Liù. Per me, ho messo la proposta di rappresentare Villi e Edgar insieme, nelle stesse serate". Jan Latham-Koenig sarà il direttore musicale della stagione, ma non è ancora deciso se il maestro inglese dirigerà anche un’opera. Per il centenario però sono in corso di organizzazione anche diversi eventi collaterali. Curiosità: a Torre del Lago Le Villi sono state rappresentate solo cinque volte; Edgar manca dal cartellone da 16 anni.
b.n.