CIRO
Cronaca

L’olio d’oliva immancabile compagno

L'articolo di Ciro Vestita racconta come l'immigrazione meridionale abbia influenzato la cultura gastronomica del Nord Italia, portando all'aumento del consumo di olio d'oliva e ai benefici per la salute. La cucina del Nord è cambiata grazie agli ortaggi sottolio portati dai migranti, con l'olio d'oliva che oggi è apprezzato per le sue proprietà nutraceutiche e antitumorali.

L’olio d’oliva immancabile compagno

L’olio d’oliva immancabile compagno

di Ciro

Vestita

La Fata Morgana non era solo la veggente di Re Artù, era anche il tristissimo treno Palermo-Milano usato nel dopoguerra da migliaia di meridionali che cercavano fortuna al Nord. L’integrazione fu difficilissima, i posti di lavoro erano pochi e questa massa di poveracci fu sospinta sempre di più verso le periferie delle grosse città, zone che i Milanesi chiamavano con disprezzo Corea. Questi poveri terroni popolavano mini appartamenti in 10-12 persone e, non avendo mai avuto una vasca da bagno, in essa ci piantavano il prezzemolo. Ma alla fine ci guadagnarono anche lombardi e piemontesi soprattutto in campo agroalimentare. Fino agli anni ’50, infatti, gli unici grassi alimentari usati al nord erano strutto e burro; basti pensare al loro pane, la ”Grissia”, fatta con strutto (grasso di maiale) non certo il massimo della salute. L’olio di oliva era pressochè sconosciuto tranne il poco che arrivava dalla zona del Garda. E fu proprio la cultura gastronomica di questi poveri terroni a cambiare lentamente le abitudini del nord; nelle loro valigie di cartone di questi poveracci c’era sempre una fiasca di olio ma soprattutto ortaggi sottolio; melanzane, cipolle, carote, conserve pressoché sconosciute ai milanesi; lentamente la cucina del Nord cambiò e attualmente il Nord Italia è al primo posto nel consumo di olio d’oliva. Felice epilogo quindi soprattutto per la salute. L’olio di oliva infatti viene ormai etichettato ovunque come nutraceuta, alimento cioè che nutre e cura nello stesso tempo; le sue proprietà sono tantissime. Il buon olio di oliva abbassa fortemente il colesterolo, è una fonte immensa di Vitamina D (utile per fortificare le ossa di bambini e anziani). Ma la sorpresa è arrivata da pochi anni. Nell’olio di oliva è stata isolata una molecola chiamata Oleocantal capace di svolgere notevole profilassi nei confronti dei tumori. In questa stagione così calda un piatto rinfrescante è la panzanella fatta con pane raffermo, basilico, cipolla, pomodori e tantio olio di oliva. Buon appetito.