REDAZIONE VIAREGGIO

I locali provano a rinascere con il take-away

Prenotazioni al telefono, consegne sulla porta: per lo meno le attività rivivono e i dipendenti guadagnano qualcosa. Ma i costi pesano

Consegne a domicilio alla Pizzeria Corso Garibaldi e alla Paninoteca Adone

Viareggio, 26 aprile 2020 - Ogni odore che riusciamo a sentire per strada - che sia il pane appena sfornato, il soffritto in padella, lo zucchero caramellato - è un passo verso la riconquista delle nostre vite, quelle avanti Covid. La Regione ha consentito ai pubblici esercizi il servizio da asporto oltre alle consegne a domicilio e sono tanti i locali che si stanno organizzando. "Piano piano, con tanta passione e con amore stiamo riprendendo una nuova abitudine – dice Pietro Vairo , al timone da un anno e mezzo con Cesare Manfredi, della storica paninoteca ‘Adone’ – . Quando è esplosa l’emergenza sanitaria abbiamo deciso di prenderci venti giorni di pausa. Ci siamo messi tutti in quarantena". Giorni che sono serviti per riorganizzarsi e lanciare il servizio delivery: "Abbiamo ricevuto l’incoraggiamento di Paolo Loddo, che, insieme a Francesca, per trent’anni ha portato avanti questo pezzo di storia viareggina. ‘Se avete paura fermatevi, ma se ve la sentite ricordatevi che la città si ricorderà che voi c’eravate’ ci ha detto Paolo, mentre lottava proprio contro il virus. Abbiamo pensato di provarci, anche per i dipendenti che seppur a turni alternati e orari ridotti possono contare su qualche certezza visto che non sappiamo quando arriverà la cassa integrazione". E adesso è partito anche il take away, basta fare una telefonata (al numero 0584-49836) e scegliere nella sconfinata lista. "Per ora nessuno può entrare nel locale, abbiamo allestito un bancone alla porta e scaglioniamo le consegne in modo da evitare assembramenti sul marciapiede". Anche la pizzeria ‘Corso Garibaldi’ ha allestito una bancone sulla soglia del locale, e venerdì ha ricominciato con il take away: "Chiediamo ai clienti che hanno ordinato una pizza, una focaccia o la cecina (al numero 380-7716486) di rispettare l’orario di consegna, perché è importante non creare assembramenti all’esterno, e per il resto andiamo avanti come prima – spiega il titolare Cosmin Constantin Andrei – . Quando è scattato il lockdown abbiamo continuato a consegnare pizze a domicilio. L’abbiamo fatto per tenere stretto il legame con i nostri clienti, perché la pizza è sempre una consolazione, perché era l’unico modo per tentare di coprire almeno le spese di gestione". E il primo maggio riapre anche la ‘Fauzia’. "Proviamo anche noi a ripartire con l’asporto, lo facciamo con la consapevolezza che bisogna provarci. Proprio per tutelare chi lavora con noi e conta su di noi", dice Gigi Cecchi . Nessuno potrà affacciarsi nella storica pasticceria della Passeggiata, appoggiarsi al bancone per raccontare l’ultimo viaggio, chiacchierare del tempo, lamentarsi di un amore tormentato. "Ma noi ci siamo, torniamo a fare quello che facevamo. Quindi dolci ma anche ristorazione. Qualcuno ci ha già contattato, ad esempio i ragazzi dei cantieri che in pausa pranzo erano abituati a venire da noi... Per poterci organizzare chiediamo ai clienti di prenotare (al numero 0584-49200) fino alle 17 del giorno prima della consegna. La Fauzia c’è". Martina Del Chicca © RIPRODUZIONE RISERVATA