Lo speciale ricordo di Anna Pardini, la più giovane vittima

Il circolo Marsili omaggia la bimba morta nell’eccidio "Il Ventesimo secolo ti chiede perdono"

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"Il fiore della mia vita avrebbe potuto sbocciare da ogni lato, se un vento crudele non avesse impedito la crescita dei miei petali, proprio sul lato che voi del paese potevate vedere". E’ l’incipit dei versi da "Il testamento di Anna" che il circolo culturale Gennj Marsili ha voluto ricordare in occasione della Giornata della Memoria per tributare uno speciale omaggio ad Anna Pardini, le vittime della strage di Sant’Anna e quelle di tutte le stragi in ogni parte del mondo. "Il Testamento di Anna" è un’opera un’opera che il circolo – presieduto da Ada Bottari – ha spesso utilizzato per le recite sulla Memoria. "Nel testo Anna, la più piccola delle vittime – ricorda Bottari – aveva solo 20 giorni rappresenta la storia, la coscienza civile, colei che con le parole di scrittori e poeti del 20° secolo, rievoca gli eventi della sua disumana esperienza ricollegandoli a tutti gli episodi di barbarie in ogni parte del mondo. E ci lancia un messaggio, il suo testamento è l’universale denuncia degli orrori, della

spietata, crudele follia che ha purtroppo caratterizzato la storia del Novecenteo e che si ripete in quella attuale, ma è nel contempo un vigoroso appello per la giustizia e la verità, in difesa della democrazia e della pace. Nella parte finale del testo infatti si chiede perdono ad Anna per le atrocità che ha patito".