L’Epidemia, un’opera misconosciuta. Lo studio di Ettore Rotelli su Viani

Domani a Villa Bertelli il professore presenterà il suo volume che racconta le vicende critiche del dipinto

L’Epidemia, un’opera misconosciuta. Lo studio di Ettore Rotelli su Viani

Domani a Villa Bertelli il professore presenterà il suo volume che racconta le vicende critiche del dipinto

FORTE DEI MARMI

Nell’inconsapevole vigilia della pandemia in Italia, nel 2019, spuntò, improvvisamente, a Milano, grazie ad un pregevole lavoro di restauro, un’altra “Epidemia“, quella dipinta su grande tela dal pittore viareggino Lorenzo Viani, e così firmata sul di suo pugno sul retro, e presentata dallo stesso nel 1910, come novello sociétaire, quale l’anno precedente era stato nominato e unico forse fra i 172 artisti della Section d’art moderne italien, al Salone D’Autunno di Parigi. In un momento, quasi epidemico, in cui l’opera, finalmente, viene riconosciuta come tale, misconosciuto in Italia, non in Francia, da parte della critica d’arte.

Un dipinto al centro, anche, della monografia “Epidemia all’improvviso. Lorenzo Viani a Parigi (2019-1910)“ di Ets Edizioni di Ettore Rotelli, professore emerito di Storia delle istituzioni politiche dell’Università di Bologna, e da sempre innamorato dell’opera di Lorenzo Viani che sarà presentato domani, alle 18, nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli insieme ai professori Marcello Ciccuto, Franco Contorbia e Fabio Merusi.

Il volume ripercorre le vicende biografiche, artistiche e critiche di Lorenzo Viani, lungamente attivo a Parigi negli anni d’inizio ’900, anche ottimo scrittore, ma punito però da uno storiografia carente. Una storia che lo stesso Rotelli, documenti alla mano, ha ricostruito in questo libro, rammentando la sua intrinseca coerenza nella pittura, la sua fede anarchica, il suo impegno politico e sociale. Per concentrarsi poi sull’aspetto del mercato del dipinto misterioso e per anni non riconosciuto, equivocato, confuso e scambiato molto spesso per altre opere di Viani, come “Tryptique des hommes taciturnes“ (i “vagabondi“ per Viani, dipinto a Parigi, respinto dalla VIII Biennale di Venezia (1909) e quindi ‘rimbalzato’ al Salon (1909), ed esamina ogni dato legato a quel dipinto, indagando le vicende drll’omonimo acquistato nel 1915 dal Comune di Milano e tuttora conservato nei depositi del Museo del Novecento, studia altri suoi lavori ambientati nell’allora Piazza della Concezione di Viareggio, con la Torre Matilde e l’ingresso al carcere di allora, con i dipinti del "Volto Santo" e della "Concezione". Documentando un percorso, un viaggio, una storia, che, dopo oltre 100 anni, lo ha portato al riconoscimento meritato di un artista, e di un’opera, finalmente identificata.

L’ingresso all’incontro è libero, con possibile prenotazione al numero 0584 787251.