REDAZIONE VIAREGGIO

Le arselle, l’oro di casa "Ma introvabili. O quasi"

Acampora (Mare Nostrum): "Servono norme precise per tutelare la risorsa"

Le arselle, l’oro di casa "Ma introvabili. O quasi"

Di questi tempi, in mare, se ne trovano poche. "In un giorno - racconta un pescatore - ne puoi tirare su quindici chili al massimo". Ma la richiesta di arselle nei ristoranti è altissima, "Ne potrei vendere anche cinquanta, se ne avessi...".

Piatto eponimo della Versilia, le telline, arselle o “nicchi“, come li rivendicata in vernacolo lo chef viareggino Cristiano Tomei, sono state al centro del convegno che ha inaugurato il centro di insacchettamento dei molluschi e , insieme, la vita del nuovo mercato ittico. Hanno partecipato Stefania Saccardi, vicepresidente della giunta regionale e assessore all’agricoltura e alla pesca; Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio; Silvia Brini, comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio; Paolo Sartor, ricercatore del Centro interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata “G. Bacci”; Maurizio Acampora, presidente della cooperativa Mare Nostrum e Andrea Bartoli, vicepresidente Fedegripesca Confcooperative Toscana.

"La natura è perfetta, e durante il Covid, quando l’uomo è stato costretto a fermarsi, ci ha dato una lezione. Quindi - sostiene Acampora - anche sulla pesca delle arselle, che dopo il Covid erano si trovava in quantità eccezionale sulle nostre coste, sarebbe importante introdurre norme precise che consentano di tutelare la risorsa rispettandone i cicli". Ad esempio? "Ad esempio – aggiunge – imponendo la rete da dieci per evitare che vengano pescate sotto-taglia e regolamentando la pesca sportiva, per interromperne la vendita abusiva e dunque senza alcun controllo".

mdc