
Grazie all’esperienza di Aldo Chiarini Paolo e Andrea hanno imparato il mestiere dei viareggini, dando un futuro alla tradizione
Viareggio, 5 gennaio 2017 - Sono giovani, sognatori e vogliono portare avanti la grande storia della cantieristica viareggina. Hanno quell’entusiasmo che li ha resi immuni alla morsa della paura che questa crisi strisciante sembra render così stretta. Loro sono il 26enne Andrea Chiarini e il 33enne Paolo Guidi; fondatori, nel dicembre 2015, di un gioiellino che cresce e lavora bene, dando lavoro ad una ventina di operai, "tutti residenti a Viareggio o nelle zone limitrofe", puntualizzano orgogliosi i due, che si chiama Ideal Yacht. Specializzato in carpenteria, il primo, e in falegnameria, il secondo, naturalmente navale.
"Da 13 anni – racconta Paolo – faccio questo lavoro mentre Andrea è nel settore da circa 6. Eravamo dipendenti come tanti ma la crisi economica ha portato alla chiusura della ditta in cui lavoravamo. Allora non ci siamo dati per vinti e, forti dell’esperienza maturata in cantiere, con la grinta necessaria e grazie anche all’esperienza del babbo di Andrea, il signor Aldo, abbiamo deciso di metterci in gioco direttamente, sfruttando anche un finanziamento europeo, di 25 mila euro, tramite la Cna, stanziato per i giovani imprenditori. La soddisfazione più grande è stata sicuramente quella di riuscire a dare lavoro ad una buona parte dei nostri ex colleghi".
Presso la loro sede – un capannone di 400 metri quadrati con annessi falegnameria e uffici in località Cotone – studiano e progettano il loro know how anche se la maggior parte della loro giornata lavorativa la passano direttamente sui grandi scafi della Darsena viareggina. Nei cantieri Benetti in primis.
"Tra noi e Benetti – specifica Paolo – c’è un rapporto di grande fiducia e per noi è un onore poter lavorare di concerto con un marchio così importante e famoso, non solo in Italia ma a livello mondiale, nella produzione di barche dai 30 ai 40 metri".
"La passione per il legno e per il teak soprattutto, la carpenteria d’allestimento, l’arredamento interno – dicono praticamente in coro – in particolare per la zona equipaggio, nella parte più a prua della barca, dove ogni piccolo spazio deve esser sfruttato sono il nostro obiettivo. Cerchiamo sempre di dare il meglio puntando sull’affidabilità, sulla qualità e sulla flessibilità".
"Siamo felici - conclude Andrea – per quello che stiamo realizzando e talvolta forse nemmeno ci rendiamo conto di ciò che siamo riusciti a fare finora. Il mercato cantieristico è finalmente in ripresa ma di una cosa siamo ben consapevoli: bisogna esser pragmatici, per non fare il passo più lungo della gamba, ma al tempo stesso arditi e spavaldi, nel mettere in pratica ciò di cui siamo capaci".