Las Vegas . Una città distopica

Un viaggio a Las Vegas svela un mondo surreale di eccessi e sfarzo, con hotel che sono vere città e un'atmosfera da parco giochi gigante. La città si accende di luci e promesse al tramonto, regalando un'esperienza fuori dal comune.

Las Vegas . Una città distopica

Las Vegas . Una città distopica

Una notte da leoni, Casinò, Paura e delirio a Las Vegas sono solo una minuscola parte dei film ambientati nella città più folle del mondo e chhanno contribuito a creare l’immaginario collettivo di questo posto così sopra le righe. Nonostante Las Vegas sia la città più distante da me per valori e tipo di divertimento proposto, la curiosità di vederla con i miei occhi mi ha portato in quell’oasi di sfarzo ed eccessi nel bel mezzo del deserto e quello che ho visto mi ha lasciato esterrefatta. Las Vegas si preannuncia nella foschia ondeggiante dopo chilometri di rettilineo su una lingua di asfalto in mezzo al Mojave. Ogni vettura che ci affianca è smisurata e rombante, l’intrico di strade che si snodano tra i grattacieli trasuda esagerazione. Gli hotel gridano sfarzo, i cartelloni pubblicitari hanno misure fuori scala, a un certo punto vediamo delle montagne russe tra i palazzi, dandoci l’impressione di essere finiti in un film distopico.

La parola d’ordine a Las Vegas è divertimento, e in effetti sembra di essere stati catapultati in un parco giochi enorme, pieno di Lucignoli con proposte allettanti. C’è chi dilapida un patrimonio alle slot machine perdendo la cognizione del tempo e chi si crogiola nei parchi acquatici con un cocktail in mano, chi si dedica allo shopping compulsivo negli smisurati mall e chi approfitta di banchetti luculliani con formula all you can eat. Las Vegas è una sospensione dalla realtà: un vulcano che erutta durante la notte, una gondola veneziana che naviga tra i canali, una torre Eiffel che svetta tra i grattacieli. È tutto talmente surreale che una delle attività principali da fare è il giro degli hotel alla ricerca di stranezze kitsch. Ognuna delle imponenti strutture alberghiere, infatti, ha una vita propria al suo interno, come una città dentro la città, e un’ambientazione diversa: c’è un hotel in cui è stata ricostruita una spiaggia e addirittura il mare, c’è la statua della Libertà e lo skyline della Grande Mela con tanto di ponte di Brooklyn posticcio, c’è un cielo che sembra vero e invece è una riproduzione iper realistica fatta dentro a un centro commerciale. Ma è dopo il tramonto che la città dà il meglio di sé, quando si accende di miliardi di luci e sembra che ogni cosa possa accadere.