Lago di Massaciuccoli Oltre un milione di lavori Se ne occupa il Consorzio

In programma c’è l’Intervento di ripristino e regolarizzazione degli argini. Il presidente Ridolfi: "Lunghi tratti sono al di sotto della quota di sicurezza".

Lago di Massaciuccoli  Oltre un milione di lavori  Se ne occupa il Consorzio

Lago di Massaciuccoli Oltre un milione di lavori Se ne occupa il Consorzio

L’ultima ordinanza commissariale della Regione ha individuato il Consorzio di Bonifica come ente attuatore di alcuni importanti interventi per la difesa del suolo, tra cui il ripristino e la regolarizzazione delle arginature circondariali del lago di Massaciuccoli. Per questi lavori, sono stati stanziati 1.469.561,91 euro.

Nel dettaglio, il progetto del Consorzio riguarda 16 chilometri di arginature che difendono un territorio al di sotto del livello del mare. Per lunghe tratte, queste arginature sono fondate su terreni con scadenti caratteristiche geotecniche, caratterizzati da elevate percentuali di torba che, a causa del peso gravante su di essa, rifluisce lateralmente generando locali abbassamenti degli argini. La diminuzione delle quote arginali genera una riduzione delle capacità di invaso del lago, con conseguenti possibili rischiose esondazioni che comportano l’allagamento di vaste zone.

La costante opera di monitoraggio e sorveglianza effettuata dal Consorzio ha portato alla luce pericolosi fenomeni di filtrazione che interessano lunghi tratti delle arginature. "Stiamo recuperando i pareri ambientali per rendere il progetto cantierabile e poi procederemo con i lavori – spiega il presidente Ismaele Ridolfi –; i rilievi da noi effettuati hanno evidenziato che lunghe tratte delle arginature non raggiungono la quota di 1,20 metri sopra al livello del mare, stabilita come quota di riferimento dall’Autorità di Distretto Appennino Settentrionale. Altre tratte, pur essendo prossime a questa quota, presentano invece sezioni trasversali con evidenti scoscendimenti e parziali lesioni superficiali sia del corpo arginale principale che della banchina. La presenza di questi bassi arginali comporta un aumento del rischio di pericolose rotture per tracimazione, con conseguenti allagamenti di vasti territori. Per evitare tali problemi, il Consorzio è costretto a intervenire molto spesso in somma urgenza, come nel dicembre 2020".

Sulla base delle esperienze degli anni passati e sulla base delle risultanze del rilievo eseguito, risultano necessarie differenti tipologie di interventi. In primis, il ricarico delle teste arginali per riportarle alla quota di sicurezza arginale. In questo caso sono previsti riporti di terreno da porre in opera dopo lo sfalcio e scotico superficiale. Dove è stato dove possibile, è stata prevista una larghezza arginale di 3 metri, in testa, per garantire il passaggio in sicurezza delle macchine operatrici del Consorzio, in modo che possano effettuare le ordinarie manutenzioni. I lavori di ricarico termineranno con la semina a spaglio e con la messa in opera di biostuoia in fibre naturali. Nei tratti dove risultano più evidenti fenomeni di filtrazioni saranno invece realizzati setti antifiltrazione con palancole in Pvc alti 6 metri.

RedViar