REDAZIONE VIAREGGIO

"La verità sulla vicenda Henraux". Il sindaco e i contorni dell’accordo

"Troppe le bugie, in ballo ci sono solo 200 ettari di montagna e la decisione spetta a tutti i seravezzini"

Il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini dopo la seduta di consiglio comunale in cui è stata approvata l’amministrazione separata dei beni ad uso civico

Il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini dopo la seduta di consiglio comunale in cui è stata approvata l’amministrazione separata dei beni ad uso civico

"E’ una colossale bugia che sia in atto la svendita della montagna: e mi meraviglio che Hanraux non abbia ancora presentato denuncia". Il sindaco Lorenzo Alessandrini commenta al termine della seduta di consiglio comunale che ha visto l’approvazione del nuovo statuto dell’amministrazione separata, con tanto bilancio parallelo (rispetto a quello del Comune) "dove confluiranno i soldi della possibile conciliazione". "Una volta per tutte – tuona il primo cittadino – è necessario chiarire i contorni della situazione, dopo le affermazioni di politici e comitati. Innanzitutto non stiamo parlando di 900 ettari di montagna: il giudice ha già stabilito che 700 sono stati regolamente acquistati da Henraux due secoli fa con contratti di vendita conclusi in forza delle disposizioni leopoldine. In sostanza oggetto di discussione sono i restanti 200 ettari, all’interno dei quali sono presenti alcune cave. Ecco che nella conciliazione Henraux chiede quelle aree e offre in regalo alla comunità altri 200 ettati che sono utili a realizzare quello spirito che sta alla base degli usi civici che incentivano agricoltura, forestazione e pastorizia. La volontà della società è di rinunciare ad ogni controversia, chiudendo col Comune un contenzioso che dura 35 anni. E grazie al nuovo bilancio separato che abbiamo adesso approvato in consiglio se arriveranno risorse non andranno a confondersi col bilancio comunale".

Il sindaco chiarisce anche un altro argomento di frizione, cioè i soggetti chiamati a decidere sulla conciliazione: per la minoranza e i comitati civici spetta alla comuntà di frazionisti mentre Alessandrini insiste sulla titolarità di tutti i seravezzini. "E’ stato il giudice a stabilire che deputati sono i ’naturali di Seravezza’ – insiste – e che la conciliazione su questi 200 ettari in ballo spetta al Comune, la vecchia Asbuc non ha voce in capitolo. Inutile ricostituirla, tanto non potrebbe conciliare. E questo è confermato da un parere legale e del perito Asbuc. In virtùà dello statuto appena approvato, le risorse dovranno essere impiegate nel demanio civico e per questo sono interessati tutti i cittadini: il concetto di residenza è astratto, anche chi abita nella piana magari proviene dalla montagna dove ha casa. Tutta questa resistenza messa in atto ci ha già fatto perdere 400mila euro che Henraux ci avrebbe versato per le annualità 2023 e 2024 e nel 2025 ne sono previsti altri 200mila. I frazionisti della montagna sono contenti?"

Francesca Navari