REDAZIONE VIAREGGIO

"La scuola è un delirio Andiamo allo sbaraglio"

Presidi nel marasma alle primarie e alle superiori con intere classi in quarantena e i contagi che crescono soprattutto tra gli alunni più piccoli. Famiglie nel caos

"La scuola è diventata un delirio". Parola di Barbara Caterini, dirigente dell’Istituto comprensivo Darsena: “Passiamo la giornata a caricare i dati degli alunni nelle piattaforme e a rispondere al telefono ai genitori che chiedono chiarimenti. Tre classi dell’infanzia su otto sono a casa per dieci giorni, la primaria è nella fase di osservazione tra T-zero e T-cinque ( il tampone zero è il primo che la classe deve fare dopo un positivo accertato, il tampone cinque è la ripetizione dopo cinque giorni, ndr). Un po’ meglio alla scuola media dove c’è ancora un solo infettato circa per classe. Le situazioni da gestire contemporaneamente sono tante e varie. Abbiamo preso tutte le precauzioni possibili ma è evidente che i bambini si stanno infettando, soprattutto nei gradi più bassi, e non credo che la situazione possa migliorare rapidamente, anzi”.

Perché la realtà non rispetta i proclami politici... Infatti alle superiori il quadro non appare migliore. Al liceo scientifico Barsanti e Matteucci il dirigente scolastico, Andrea Menchetti, è impegnato con gli scrutini di primo trimestre ma fornisce un dato significativo: due classi intere sono in didattica a distanza, vuole dire che dal 7 gennaio hanno registrato almeno tre casi positivi in ognuna. “Gli studenti a casa sono una quarantina – dice Francesca Bini, dirigente del Classico e linguistico Carducci – ma non abbiamo intere classi in Dad perché non si superano i due casi per classe. Gli insegnanti sono tutti in servizio. Ma la cosa più grave è la confusione che regna tra i genitori. Le ordinanze ministeriali sono complicate e le famiglie, giustamente, si rivolgono continuamente alla scuole. Il fatto stesso che i docenti debbano far lezione senza sapere con certezza chi sarà in classe, chi sarà collegato da casa va a danno della qualità dell’insegnamento. Gli studenti soffrono, ringrazio quei genitori, anche avvocati di mestiere, che mi hanno aiutato a districarmi in questa situazione complessa”.

E ieri è arrivata la circolare, firmata dal generale-commissario Francesco Paolo Figliuolo, in cui si stabilisce che i tamponi per gli studenti debbano essere gratuiti e si allega l’elenco di tutte le strutture che hanno aderito alla proposta del Governo. Ma le mascherine Ffp2 non si vedono e diverse scuole le hanno comprate con i soldi del proprio bilancio per fornirle ai docenti e agli alunni. “Da due anni chiedo la mascherine trasparenti necessarie per relazionarsi con chi ha problemi di udito – sottolinea Bini – ma non ce le mandano. Speriamo che i contagi comincino a scendere per affrontare i prossimi mesi con più ottimismo”.

Chiara Sacchetti