La sanità che fa acqua: "Colonscopia urgente?. Ci si vede ad agosto 2024"

Il problema emerso dopo uno dei test promossi gratuitamente dalla Asl "Farò tutto con il privato, ma chi non può permettersi certe cifre che fa?".

La sanità che fa acqua: "Colonscopia urgente?. Ci si vede ad agosto 2024"
La sanità che fa acqua: "Colonscopia urgente?. Ci si vede ad agosto 2024"

Dieci mesi per una colonscopia seppur sia urgente: una cittadina protesta contro le impensabili lungaggini degli appuntamenti per gli esami medici all’Asl."Ho un problema scaturito da un esame che l’Asl consiglia - afferma C.B. - e per cui invia la richiesta a casa a scopo di prevenzione: bene, eseguo questo test da cui risultano tracce ematiche nelle feci. Da qui la mia premura, il timore e subito il contatto con il gastroenterologo di fiducia…". Un rito che ognuno di frequente compie a scopo preventivo anche per altri esami come il pap test o la mammografia per le donne. Pensiamo all’ansia e alla preoccupazione di avere qualcosa di ‘brutto’, di pericoloso e rischioso. Eppure, dopo il test risultato appunto positivo, il tempo che viene comunicato per l’attesa fa drizzare i capelli alla donna: "Agosto 2024 – aggiunge la signora – ma ci si rende conto? Se avessi qualcosa di grave, cosa accadrebbe? Insomma, quasi un anno… Debbo rivolgermi al medico privato, ed io per fortuna posso pagare, ma è giusto? Andrò a spendere, tra tutti gli esami da eseguire, intorno a 1.000 euro: ma un operaio come fa?". Sono tanti i casi di persone che lamentano questi tempi biblici per un esame necessario che deriva da controlli periodici, addirittura garantiti dall’Asl stessa. "Inutile che ci chiamino per il test - conclude C.B. - e poi fissino l’esame importante di riprova ed approfondimento dopo un anno quando una patologia corre e può diventare davvero una spada di Damocle".

I.P.