
La salute riparte dai territori. Grazie ai fondi del Pnrr ecco le Case di Comunità: "Presìdi per l’assistenza"
La sanità regionale riparte dal territorio e dalle Case di Comunità. Ieri mattina, a Villa Pergher, in sede di presentazione del progetto per la creazione di tre nuove strutture a Viareggio, Pietrasanta e Camaiore, il presidente Eugenio Giani ha spiegato il senso complessivo dell’operazione. "Nella nostra visione, la sanità del domani deve passare dal territorio – le sue parole –; per questo, siamo impegnati in sinergia con le Asl a realizzare progetti che portino alla creazione, tramite il restauro di opere preesistenti, di 77 Case di Comunità, le ’eredi’, dal punto di vista normativo, delle Case della Salute con cui la Toscana è stata pioniera nel campo della sanità territoriale". Nelle intenzioni della Regione, "gli ospedali devono dare risposte alle necessità acute, mentre il resto dell’utenza deve essere indirizzato verso le strutture intermedie del territorio. In questo senso, Il Pnrr ci viene incontro: ci sono 453 milioni, con una capacità di spesa quasi assoluta, e tramite la legge sull’edilizia ospedaliera contiamo di finanziare altri investimenti, come quello sulla Casa di Comunità che sorgerà a Massarosa".
Nello specifico, a cosa serviranno le Case di Comunità? "Diventeranno un presidio fondamentale per vari motivi – continua Giani –, in primo luogo perché le concepiamo con un luogo di aggregazione dei medici di famiglia. In Toscana, abbiamo dato la deroga perché possano arrivare a 1.800 pazienti: è evidente che se vengono aggregati fisicamente, possono svolgere una funzione di supplenza quando la mole di lavoro dei colleghi diventa troppo elevata. E poi ci saranno ambulatori specialistici dove sviluppare l’attività per qualche giorno a settimana, in modo da smaltire le liste d’attesa; le farmacie; e un primo punto diagnostico quando ci sono fenomeni di emergenza". Inoltre, si lavora per realizzare i Pir, acronimo di ’Pronto intervento rapido’, "che consentiranno alle Case di Comunità di svolgere attività di pronto soccorso in codice bianco o verde, alleggerendo la mole di lavoro dell’ospedale".
Plaude al lavoro svolto anche il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che ha seguito l’iter in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci. "Per sviluppare una sanità moderna, occorre potenziare una serie di attività decentrate che funzionino in sinergia con l’ospedale – commenta –; la Casa di Comunità al Terminetto e l’Ospedale di Comunità al Tabarracci, che abbiamo dato in comodato gratuito al’Asl per i prossimi 50 anni, si inseriranno in un circolo virtuoso capace di garantire risposte e vicinanza ai cittadini. Il Pnrr ci ha dato una mano, ma pure la Regione ha avuto un occhio di riguardo per la nostra zona. Se contiamo anche i finanziamenti che arriveranno per Massarosa, mi sento di dire che tra un anno e mezzo la Versilia avrà una dotazione di servizi davvero invidiabile".
Una dotazione di servizi che, nelle intenzioni degli amministratori, risponderà in modo più celere alle esigenze di un territorio particolare. "Noi abbiamo 23 frazioni collinari che vanno da Lucca al mare – sottolinea il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci –; è evidente che abbiamo la necessità di creare dei presidi intermedi, anche per la distanza fisica che separa molti cittadini dall’ospedale. Il progetto che abbiamo portato avanti è stato molto apprezzato dalla nostra collettività". Soddisfatto anche il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti: "Con questo intervento, si creano le condizioni per avvicinare la cittadinanza a un servizio fondamentale. Quando si parla di salute, non ci sono mezze misure: bisogna spendere, farlo bene e portare a casa i risultati".
DanMan