
La Salov fiore all’occhiello. Altro fatturato da record. Superato il mezzo miliardo
L’assemblea dei soci di Salov ha approvato il bilancio consolidato 2023. E il dato che salta all’occhio è strabiliante: l’azienda massarosese, colosso del settore oleario, ha sfondato il mezzo miliardo di fatturato, attestandosi a 518,253 milioni e segnando un +5 per cento rispetto al 2022, quando il fatturato era stato pari a 491,456 milioni. Inoltre l’azienda, a cui fanno capo i marchi Sagra e Filippo Berio, lo scorso anno ha venduto ben 105 milioni di litri d’olio.
"Il 2023 sarà ricordato come un anno di sofferenza per il settore oleario – commenta Fabio Maccari, amministratore delegato di Salov –; non solo è venuta a mancare l’auspicata inversione di tendenza sulla disponibilità e i costi della materia prima nell’oliva, ma sono sopraggiunti ulteriori fattori economico-finanziari di criticità che hanno ristretto i margini di manovra per le aziende, condizionandone i risultati economici di esercizio. Ciò nonostante, il bilancio consolidato 2023 conferma e avvalora quanto di buono era già emerso nel 2022, ossia la solidità e la reattività di Salov nel misurarsi con nuove sfide globali non limitandosi ad arginarne gli effetti dirompenti, ma gestendo i vari mercati e mantenendo un elevato livello di competitività. Inoltre, posso aggiungere, con tutte le cautele del caso, che ci sono buone sensazioni sugli sviluppi della prossima campagna olearia – conclude Maccari – e che perciò già dall’anno in corso potrebbero manifestarsi miglioramenti del mercato in vista di una normalizzazione di offerta e consumi nel 2025".