DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

La rinascita della Versiliana. Sì al piano di gestione decennale. L’obiettivo è inserire nuove piante

Il documento deliberato in consiglio comunale prevede diversi interventi a seconda delle aree del parco

La rinascita della Versiliana. Sì al piano di gestione decennale. L’obiettivo è inserire nuove piante

La rinascita della Versiliana. Sì al piano di gestione decennale. L’obiettivo è inserire nuove piante

Il 5 marzo 2025 ricorrerà il decennale del tremendo uragano che spazzò via un terzo del parco della Versiliana, più altre zone del territorio versiliese. Quella notte solo per miracolo la natura risparmiò il cuore del “polmone verde“ di Fiumetto, con le devastanti raffiche che si abbatterono sulla porzione che costeggia il viale Apua senza neanche sfiorare Villa, spazio Caffè, teatro, Fabbrica dei pinoli e quant’altro. Da allora la rinascita della Versiliana è una priorità assoluta che ha segnato nei giorni scorsi un nuovo capitolo: l’approvazione in consiglio comunale del Piano di gestione forestale 2024-2033 (con i voti della maggioranza e di “Alternativa per Pietrasanta“, mentre Pd e “Insieme per Pietrasanta“ si sono astenuti). Il documento, elaborato dall’università di Pisa, ha avuto in precedenza il via libera dell’Unione dei comuni della Media valle del Serchio. L’ente, competente in materia forestale, ha raccomandato di adottare le prescrizioni impartite e tutti gli accorgimenti tecnici che dovessero rendersi necessari a prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico o di pericolosità per gli incendi boschivi, oltre ad assicurare l’assetto del suolo e la corretta regimazione delle acque.

Saranno almeno sei gli interventi previsti, a seconda delle particelle in cui è suddivisa la Versiliana: decespugliamento localizzato, decespugliamento estensivo, diradamento dal basso, taglio del pinus pinaster, cercinatura e piantumazioni. "Finora – spiega l’assessore all’ambiente Tatiana Gliori – abbiamo potuto fare solo manutenzione ordinaria nell’area boscata e nel parco della Versiliana. Con il piano di gestione forestale facciamo un passo avanti perché ci permette di iniziare a lavorare in una prospettiva differente e più organica: individuare gli spazi da ripiantumare e il metodo più efficace con cui farlo, tutelare le aree fragili o di particolare interesse naturalistico come la zona umida, e gestire la lotta alle infestanti, solo per fare alcuni esempi. È una sorta di piano operativo, di portata decennale – conclude – grazie al quale avremo un raggio d’azione più ampio sia nella cura dell’area, sia nelle opportunità di concorrere a bandi e finanziamenti". Dopo il voto in consiglio il piano è entrato immediatamente in vigore.