REDAZIONE VIAREGGIO

La città perde il genio White L’uomo che vestì il teatro

Originario di Milano, insieme alla sorella Anna scelse di vivere in riva al mare. Dopo un’esaltante carriera artistica con i grandi del ’900 si dedicò alla sartoria

Ci ha lasciato, all’età di 91 anni, Giorgio Penna da tutti conosciuto come Giorgio White, il cui nome, insieme a quello dell’adorata sorella Anna, scomparsa alcuni anni or sono, era legato alla sartoria che aveva realizzato meravigliosi costumi per artisti mondiali del calibro di Maria Callas e Placido Domingo, solo per citarne due, mettendo il suo estro e la sua arte a disposizione della città: dal Pucciniano al Carnevale di Viareggio per cui ha realizzato le maschere di Burlamacco e Ondina. Giorgio però era molto di più, era un attore che aveva all’attivo innumerevoli esperienze teatrali e cinematografiche insieme ai grandi artisti del Novecento italiano da Monica Vitti a Walter Chiari, da Ingrassia e Franco Franchi a Johnny Dorelli e molti altri ancora.

Se negli ultimi anni di vita si era dedicato alla cura della collezione di oltre 700 costumi della sorella, che meriterebbe di essere valorizzata, non aveva abbandonato la recitazione e proprio un anno fa, al ‘Teatro estate’, aveva replicato, insieme all’amico Rolando Abbarchi, il suo "Nostalgico cabaret", uno spettacolo all’insegna del buonumore che anche l’anno prima aveva avuto un notevole successo di pubblico. La carriera di Giorgio White era iniziata nel 1952. Aveva studiato con Giorgio Strehler ed esordito alla Scala di Milano con Ingrid Bergman e Memo Benassi. Dal teatro era passato al cinema che ha frequentato, come caratterista di qualità, fino agli anni ‘70. Le sue ultime apparizioni furono in ‘Ratataplan’ di Maurizio Nichetti e ‘Sesso e volentieri’ di Dino Risi.

Dopo esperienze anche nei villaggi turistici, era tornato al suo grande amore, il teatro e, in particolare, il cabaret per il quale scriveva lui stesso i copioni. Proprio per ringraziare gli amici dell’associazione ‘Per un futuro possibile’, con la quale aveva collaborato negli ultimi anni, era tornato sulle scene nel 2020 con lo spettacolo che era stato riproposto a furor di popolo un anno fa e che sarebbe stato la sua ultima uscita davanti a quel pubblico che ogni volta non mancava di apprezzarlo e di manifestargli il proprio affetto.

Milanese di nascita, era diventato viareggino quasi per caso. Con la madre e la sorella dovevano trasferirsi a Roma, dove Anna vantava collaborazioni come costumista con registi del calibro di Franco Zeffirelli, ma una volta arrivati a Viareggio non seppero più lasciarla. Nacque così un lungo e proficuo lavoro in seno agli spettacoli carnevaleschi viareggini che per molti anni sono stati impreziositi dalle creazioni del laboratorio di Anna e Giorgio. Poi, con la morte di Anna, c’è stato l’affetto per le creazioni di lei alle quali fino agli ultimi giorni di vita ha cercato di trovare una sede che le potesse valorizzare a pieno. Giorgio aveva manifestato i primi segni della malattia che poi l’ha ucciso alcuni mesi fa; da due settimane era ricoverato nella clinica San Camillo di Vittoria Apuana dove si è spento nella notte di domenica. La cerimonia funebre si svolge questa mattina alle ore 10,30 nella cappella del cimitero della Misericordia di Viareggio in via Maroncelli. Alla famiglia giungano le sincere condoglianze della nostra redazione e di chi scrive, che ha avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e di apprezzare le sue doti umane e artistiche.

Giulio Arnolieri