REDAZIONE VIAREGGIO

"La Bussola di Bernardini". Mostra evento al Mediceo con l’archivio di famiglia

"Divismo, spettacolo, cultura (1950-1980)" aprirà dal 12 aprile al 29 settembre. Tra le chicche lettere di Mina, autografi di star, scatti e proiezioni uniche.

"La Bussola di Bernardini". Mostra evento al Mediceo con l’archivio di famiglia

Preparatevi a chicche mai viste: lettere private di Mina, locandine d’epoca che scatenarono liti tra star, scatti rubati fuori scena e autografi dei più grandi artisti. La mostra "Divismo, spettacolo, cultura (1950-1980). La Bussola di Bernardini" dal 12 aprile al 29 settembre, a Palazzo Mediceo e alla Scuderie Granducali proorrà un appassionante viaggio tra il secondo dopoguerra e gli anni Ottanta, sui passi di un grande personaggio qual è stato Sergio Bernardini. "Ma non sarà un’operazione nostalgia – premette il figlio Mario Bernardini – bensì uno stimolo a fare cose nuove: nascerà infatti presto un’associazione". L’esposizione è frutto di un lavoro di un pool di esperti con Alessandro Volpi che ne è il curatore assieme ad Andrea Tenerini, il direttore artistico Andrea Soldani e il direttore della Fondazione Terre Medicee, Davide Monaco. Per la prima volta in assoluto sarà esposto l’archivio della famiglia Bernardini: i visitatori avranno così la possibilità di trovare contratti, documenti, lettere private come quella con la quale Mina annunciava al patron del locale che avrebbe tenuto lì - il 23 agosto del 1978 - l’ultimo concerto live della sua strepitosa carriera. E poi foto inedite, abiti di scena, video dell’epoca con una ricca sezione multimediale, locandine originali, dischi in vinile di concerti registrati alla Bussola, il racconto di quel mondo sfavillante attraverso le principali riviste dell’epoca. Oltre alla locandina che fece indispettire Rita Pavone perchè il suo nome era graficamente più piccolo rispetto a Mina.

"Quando contattai Bernardini – racconta Monaco – scoprii che stavano girando il docufilm Rai

e allora è stata ancora più forte la volontà di valorizzare gli anni ruggenti del locale che ha fatto la storia internazionale, come l’Olympia di Parigi. Bernardini è stato irripetibile nella sua epoca ma ricordare il suo impegno deve essere da stimolo: non è detto che oggi qualcuno non possa replicare le sue operazioni formidabili. Intanto è già partita la macchina organizzativa per il 2025, con una imperdibile mostra storiografica dedicata agli anni Novanta". Alla mostra è attesa la partecipazione di tanti personaggi che collaborarono con Bernardini e che hanno già salutato con entusiasmo questa grande esposizione-evento.

Francesca Navari