
Tutti contenti, o quasi. Il posticipo dei saldi al 30 gennaio, con la possibilità di fare delle promozioni anche dal primo del mese, raccoglie consensi ma anche qualche dissenso. C’è infatti chi non è così entusiasta e si chiede il perché di questa scelta. Su un punto invece i commercianti sono tutti concordi: la richiesta del ritorno in zona gialla. Ma con dei paletti, “o a gennaio saremo chiusi e addio saldi”.
“Le svendite - afferma Sara Bonuccelli del negozio di abbigliamento Cherry Lips - dovrebbero sempre iniziare verso febbraio. Certo è che con questo provvedimento dovremmo remare tutti nelle stessa direzione: chi decide non fare le promozioni rischia infatti di rimanere penalizzato. Anche perché i clienti se le aspettano. Bisognerebbe per questo essere più uniti, considerando che lavorare in queste condizioni non è facile. I soldi che girano sono pochi e i vestiti non sono poi così indispensabili. Quest’anno sarà sicuramente un Natale più magro”. “Speriamo - dice Anna Maria Nuti de Il Nido della Cicogna - che questa decisione sia il campanello per posticipare sempre i saldi. In genere partono troppo presto. Poi è chiaro che quest’anno è una situazione eccezionale e si cerca di accontentare un po’ tutti. Sicuramente farò qualche promozione su articoli selezionati. Per il momento mi auguro davvero che si torni presto in zona gialla per risollevare la situazione”.
Tra i favorevoli al posticipo anche La Sanitaria dietro l’angolo. ”Se i negozi non guadagnano coi prezzi pieni - sottolinea Fabiola Pocai - non possono stare aperti. Almeno per me è così. L’estate è state buona per tutti ma è da un mese che ci troviamo col freno a mano tirato. E di certo non ci possono risollevare i venti giorni che ci distanziano dal Natale. Sicuramente questa sarà una festività diversa. La cosa migliore sarebbe tornare in zona gialla, ma meno male già da sabato con tutti i negozi aperti si respirerà un’aria di normalità”. “Vedo questa scelta positiva - dice Gianluca Delle Donne di Due Passi Junior - oggi come oggi tutti fanno promozioni, quindi potrebbe servire ad incentivare i consumi. Visto che già viviamo in uno sconto perenne. Positiva anche perché lo Stato ci ha obbligato a sborsare altri soldi coi nuovi registratori di cassa e altre spese obbligatorie entro il primo gennaio. In ogni caso per queste settimane a venire siamo ottimisti. Anche se si punta soprattutto alla sopravvivenza”.
Favorevole anche Cinzia Giuffria di Intimo Cinzia: “Certo è che tutto dipende dall’andamento della situazione in generale. Per queste settimane a venire abbiamo previsioni molto tristi: c’è da prendere quello che viene. Anche il ritorno in zona gialla, che di per sé può essere positivo, non deve trasformasi in una bomba libera tutti perché altrimenti a gennaio, altroché saldi: ci ritroviamo chiusi. Anche perché noi ora siamo aperti, ma non è che si lavora come a cose normali, viene solo chi ha necessità”. Di diversa opinione il negozio Nonna Papera. “Non era forse meglio - si chiede Arianna Bertozzi - lasciare tutto come era? Bisogna anche tenere conto della crisi che c’è. Comunque staremo a vedere, noi per il momento abbiamo lanciato una promozione natalizia fino al 4 dicembre. La situazione in ogni caso è quella che è; speriamo di passare al giallo anche se bisogna avere delle regole o ci sarà il caos di agosto. Viviamo giorno per giorno e aspettiamo che vada meglio”.
Alice Gugliantini