"Indennizzi ai balneari". La proposta di Zucconi"

Il deputato di Fd’I oggi presenta la proposta di legge in commissione finanze. Fissata per il 12 giugno la convocazione del tavolo tecnico sulle concessioni.

"Indennizzi ai balneari". La proposta di Zucconi"

"Indennizzi ai balneari". La proposta di Zucconi"

VERSILIA

Mentre i balneari ormai navigano in un mare di incertezze, nel mezzo della tempesta scatenata dalla direttiva europea Bolkestein su cui soffiano le sentenze del Consiglio di Stato, che con l’ultima sentenza ha bocciato ogni proroga e confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre 2023; il governo e le forze di maggioranza cercano la rotta per tutelare le imprese dallo spettro delle aste. Per il 12 giugno, ad elezione Europee già fatte, si riunirà il tavolo tecnico sulle concessioni demaniali marittime. Mentre verrà discussa oggi, in Commissione finanze alla Camera, la proposta di Legge presentata dall’onorevole di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi.

"In sintesi – spiega il parlamentare viareggino – propongo l’abrogazione dell’articolo 49 del Codice della Navigazione". Ovvero la norma italiana che prevede l’incameramento dei beni situati su una concessione balneare: una volta che quest’ultima arriva a scadenza, in base al Codice della navigazione, tutti i manufatti non amovibili vengono acquisiti gratuitamente dallo Stato. "Parallelamente a questa proposta – prosegue il deputato, segretario di presidenza alla Camera – presenterò un emendamento introducendo il principio dell’indennizzo. E dunque l’obbligo per chi si aggiudica l’asta di pagare al concessionario uscente l’indennizzo per i beni che acquisisce".

E nel frattempo, sui social, si scaglia contro il movimento del “Sì alle aste“. "Vorrei far presente agli amanti delle spiagge libere (che di per sè sarebbe una posizione rispettabile) – è intervenuto così, il deputato Zucconi – che con le aste non si avrà un centimetro in più di spiagge libere perché le concessioni passeranno semplicemente di mano: dove c’era Piero dopo ci sarà Giovanni o peggio una multinazionale.. Idem dicasi per quelli che contestano i prezzi dei bagni. Con le aste non ci saranno diminuzioni dei prezzi, anzi, c’è il rischio che aumenteranno pure". Secondo l’onorevole di Fd’I "Basterebbe promuovere come ho fatto io nel lontano 1982 delle convenzioni fra comuni e associazioni balneari per avere una percentuale di postazioni a prezzo zero o calmierato per chi ne fa richiesta avendo determinate condizioni. Ma anche per quel fine – conclude – le aste non modificheranno nulla".

mdc