
Il container bruciato
Viareggio, 10 giugno 2017 - Volevano lavare con il sangue un presunto sgarbo: per questo non hanno esistato a incendiare all'alba il container dove il rivale abitava. Terrore a Viareggio per una vicenda che si è conclusa a Milano, dove due persone sono state fermate. La vendetta è scattata tra uomini di etnia rom. L'episodio è accaduto al confine tra i comuni di Viareggio e Massarosa.
Secondo quanto riferito dalla polizia nel corso di una conferenza stampa, a Viareggio, a dare fuoco al container sarebbe stato Cosmin Novacovic, ventitre anni, uscito pochi mesi fa di prigione dopo aver scontato una condanna per rapina, e suo nipote ancora minorenne. I due giovani avrebbero architettato la spedizione punitiva nei confronti di un ventisettenne, anch'egli di origini rom, dopo che fra loro era nata una disputa sfociata in una colluttazione avvenuta qualche giorno prima.
Per ritorsione, lunedi' scorso, zio e nipote si sarebbero presentati all'alba nel container dove l'uomo viveva insieme alla famiglia cospargendolo di liquido infiammabile e poi dandogli fuoco. Fortunatamente, pero', all'interno dell'abitazione di fortuna si trovava soltanto il ventisettenne che e' riuscito ad uscire in tempo rimediando soltanto alcune ustioni risultate guaribili in una quindicina di giorni. La polizia ha immediatamente avviato le indagini che hanno permesso di rintracciare i due rom autori dell'incendio a Milano, dove stavano soggiornando in un albergo. Nei confronti dei due e' scattato il fermo con l'accusa di tentato omicidio e incendio doloso.
L'episodio, simile a quello successo qualche settimana fa a Roma dove morirono 3 sorelle, è successo lunedì scorso ma la notizia è stata diffusa solo oggi.